La Salernitana ha vissuto una serata da playoff, con i tre punti ottenuti al termine dello scontro diretto col Cittadella che hanno rilanciato prepotentemente la formazione di Giampiero Ventura tra le prime otto della classifica di Serie B. Nella serata trionfale dell'Archi c'è stato spazio anche per uno dei giovani prospetti di casa granata: Gioacchino Galeotafiore, leader e capitano della Primavera, ha infatti festeggiato l'esordio nel campionato cadetto, dopo il debutto assoluto da professionista in Coppa Italia, celebrato nella passata stagione. Sbarco in Serie B - Il difensore classe 2000 è arrivato alla Salernitana nel 2013, compiendo tutta la trafila nel vivaio granata. Un percorso ricco di soddisfazioni, che lo ha portato ad indossare anche la maglia azzurra della Nazionale Under 16 nel gennaio 2016 e lo ha visto come una delle colonne di tutte le categorie con le quali si è confrontato. La stagione 2019/20 non ha fatto eccezione sotto questo punto di vista: rendimento di spessore nelle 18 apparizioni con la Primavera, condite da 5 gol che lo rendono il miglior marcatore stagionale dei granatini, anche grazie al suo ruolo di rigorista designato e spesso chirurgico dagli undici metri. Una carriera, quella di Gioacchino, ormai indirizzata verso lo sbarco nel calcio professionistico, già assaggiato con la maglia della prima squadra. Nella passata stagione è infatti arrivato l’esordio nel primo turno di Coppa Italia contro il Rezzato, una prima assoluta alla quale hanno fatto seguito la convocazione per il ritiro precampionato 2019/20 e, ieri sera, il tanto atteso esordio in Serie B.

Piccolo Bonucci -  Galeotafiore è un difensore centrale moderno, capace di interpretare il ruolo come una sorta di regista arretrato grazie alle doti nel palleggio acquisite nei suoi trascorsi da centrocampista. Una caratteristica che lo accomuna a Leonardo Bonucci, giocatore al quale non a caso Gioacchino si ispira dichiaratamente. Come il capitano della Juventus, il classe 2000 granata spicca per scelta di tempo negli interventi e capacità di lettura delle situazioni di gioco. Il buon fisico lo aiuta nei compiti di marcatura: alto un metro e ottantasei, la buona forza negli arti inferiori lo rende molto abile nei contrasti e nel gioco aereo. Senso della posizione e acume tattico gli permettono di ridurre il gap di rapidità con avversari brevilinei, mentre su distanze medio-lunghe è capace di esprimere discreti valori di velocità. Ragazzo serio e dotato di una notevole cultura del lavoro, applicata anche in ambito scolastico visto il diploma da geometra conseguito conciliando gli impegni calcistici con gli studi superiori, Galeotafiore è pronto per il passo successivo della sua carriera. La Salernitana lo osserva da vicino, con l’augurio di avere in casa il difensore del futuro.

Sezione: News / Data: Mar 14 luglio 2020 alle 15:30 / Fonte: La giovane Italia
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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