La Salernitana si gode il meritato riposo al termine di una stagione faticosa e impegnativa che ha condotto alla seconda salvezza consecutiva. Un successo non privo di difficoltà, ma raggiunto grazie a una rosa dimostratasi ben assortita, a un gruppo unito e alla scelta di un tecnico, Paulo Sousa, capace di dare un'identità alla squadra. Non è stata una stagione, però, fatta tutta di rose e fiori, ma si sono riscontrate alcune criticità. In primis i numeri difensivi, con 62 gol subiti in 38 partite che fanno della retroguardia granata la terza più battuta del torneo. Eloquenti i risultati esterni col Sassuolo (5-0) e Atalanta (8-2), quando c'era ancora al timone Nicola, ma nel complesso la retroguardia ha alternato grandi prestazioni a disattenzioni clamorose che hanno spesso costretto Ochoa agli straordinari. Parlando di singoli, una nota di merito va a Gyomber, ormai bandiera granata e vero leader difensivo, capace di interventi prodigiosi e di mettere la museruola ad attaccanti di livello come Oshimen, Lukaku o Vlahovic. Ancora acerbi, ma con grandi potenzialità Daniliuc e Pirola che dopo un avvio non dei migliori hanno saputo beneficiare della cura Sousa. Tra i flop Lovato, frenato dai tanti problemi fisici: tante prove incerte per l'ex Atalanta, che comunque ha chiuso in crescendo. Male anche Bronn, spesso in ritardo e disattento, mentre non possono essere giudicati Fazio e Troost Ekong per il numero esiguo di partite disputate. Un pacchetto arretrato nel complesso con buone potenzialità, ma che necessita di ritocchi importanti nel prossimo mercato. 

Sezione: News / Data: Sab 10 giugno 2023 alle 08:00
Autore: Valerio Vicinanza
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