Chissà cosa avrà pensato Alfonso Gatto, da Lassù, osservando Milan-Salernitana 2-0. Avrà fatto un grosso sospiro di sollievo vedendo i rossoneri, la squadra del suo cuore, tirare i remi in barca dopo aver messo in ghiaccio il risultato al 20’. Avrà gonfiato il petto d’orgoglio, poi, osservando il terzo anello della “scala del calcio” cantare e animarsi come se l’ippocampo stesse vincendo e dominando la partita. E, allo stesso tempo, avrà provato anche tanto rammarico, immedesimandosi nella sua gente, mischiandosi idealmente con quella tifoseria così numerosa e appassionata che, però, viene accompagnata dall’incedente spettacolo del campo. La mortificazione della squadra che rappresenta la massima realtà sportiva della sua “rima d’eterno”. Il sommo poeta salernitano avrebbe trovato sicuramente le parole giuste per consolare l’animo agli aficionados del cavalluccio marino. Lui non c’è più e risulta davvero difficile provare a dar sollievo a una tifoseria fantastica che, nello stadio più affascinante d’Italia, ha dato prova (l’ennesima) di meritare molto, moltissimo di più. È preferibile raccontare ciò che è stata sugli spalti l’ennesima partita disastrosa della truppa di Colantuono. Anzi, l’intera giornata: perché ieri mattina, poco dopo le 6, quasi una città intera si è mossa verso la stazione ferroviaria per salire sul treno ad alta velocità che li avrebbe condotti alla “capitale del Nord”. Tanti altri, invece, fra venerdì e la mattinata di ieri, hanno raggiunto Capodichino, sono decollati e atterrati in tutti gli aeroporti della Lombardia per poi arrivare a destinazione con ogni mezzo, anche di fortuna. Una follia, dirà qualcuno. Perché il risultato del campo era praticamente scontato e le previsioni della vigilia davano la Salernitana schiantata dal Milan di Pioli, sempre più certezza della serie A e guidata da un tecnico “battezzato” all’Arechi, capace di fare del lavoro il suo mantra e ottenere risultati decisamente migliori di tanti decantati “maestri” delle panchine. Profezie puntualmente avverate. Eppure loro c’erano, come al solito.

Sezione: News / Data: Dom 05 dicembre 2021 alle 09:30 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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