Cori, fumogeni granata e soprattutto uno striscione. Stavolta non è stato di contestazione ma è servito a celebrare i 45 anni di movimento ultras a Salerno. I tifosi dell'ippocampo hanno esposto metri di stoffa all'esterno dello stadio Arechi. È accaduto tra domenica e lunedì, notte speciale per tutti i salernitani perché precede i festeggiamenti (adesso sobri, a causa del Covid) in onore di San Matteo. Il riferimento al Santo Patrono della città di Salerno non è a casuale: il 21 settembre 1975, comparve il primo striscione nella curva «nuova» dello stadio Vestuti. Fu srotolato dagli Ultras Bar Nettuno. "È la pietra miliare, siamo stati i primi al Sud, insieme ai tifosi del Catanzaro".

Quarantacinque anni dopo, la Salernitana riprenderà, però, senza pubblico. I tifosi contestano la multiproprietà e di recente i gruppi che si identificano nel Direttivo Salerno hanno anche ribadito che non saranno sugli spalti fino a quando non sarà garantito accesso a tutti. Aspetta risposte anche la Federcalcio. Nel frattempo la Salernitana si prepara a fornire aggiornamenti sulle modalità di rilascio dei voucher: "Diffonderemo un comunicato stampa prima che cominci il campionato - ha detto Annamaria Nastri, responsabile sviluppo dei progetti e business della Lazio che ricopre lo stesso ruolo di consulenza per Lotito anche in chiave Salernitana speriamo si torni quanto prima allo stadio ma al momento piazzeremo di nuovo le bandierine sugli spalti. Le riproporremo in occasione della partita con la Reggina e, come promesso, i tifosi potranno ritirarle autografate quando sarà possibile".

Sezione: News / Data: Mar 22 settembre 2020 alle 13:30 / Fonte: Il Mattino
Autore: TS Redazione
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