La partita che non ti aspetti… purtroppo al contrario. Dopo tre vittorie su tre in casa, nonostante la sconfitta di La Spezia, era lecito attendersi una Salernitana quantomeno arrembante, viva e combattiva sul campo della Sampdoria. Nulla di tutto ciò. Al Ferraris abbiamo visto una squadra inspiegabilmente spenta perdere per 1-0, deludente nei giocatori che avrebbero dovuto trascinarla (come Verde, Soriano e Cerri), irritante per larghi tratti del match, fatta salva la reazione nel finale di una gara che non bisognava perdere e invece si è persa. Senza colpo ferire, senza che i calciatori abbiano mai dato la concreta sensazione di poterla raddrizzare.

Come se mancassero ancora tante partite. Ed invece ce n’è solo una che, anche in caso di vittoria a Cittadella, potrebbe segnare la retrocessione in serie C. Adesso, a differenza di 90 minuti fa, la Salernitana non è più artefice del proprio destino ma deve sperare nei risultati delle altre. Se Sampdoria, Frosinone e Brescia vinceranno contro Juve Stabia, Sassuolo e Reggiana i giochi saranno chiusi perché i granata non potranno più raggiungere nemmeno la zona playout.

La retrocessione in serie C sarebbe una mortificazione enorme per i tifosi. Non solo perché in due anni si passerebbe dalla massima alla terza serie ma per il percorso pieno di errori che sta portando al doppio salto all’indietro. Chi ama la Salernitana non ne fa esclusivamente una ragione legata alla categoria, quanto all’impegno e al rispetto della maglia granata. Inutile dire, ma è sempre bene ribadirlo, che le responsabilità sono innanzitutto della società. C’è un’ultimissima possibilità: vincere martedì a Cittadella. Sperando che basti.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 10 maggio 2025 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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