Non ancora un’ipoteca sulla salvezza, ma qualcosa di molto simile. La Samp aveva la possibilità di riscrivere la storia: succede di rado, ma questa era un’occasione tanto clamorosa quanto insperata per non sfruttarla e la squadra di Evani ha fatto il massimo per capitalizzarla. Due a zero contro una Salernitana che, venerdì in casa, dovrà cercare l’impresa dopo avere gettato al vento quel quintultimo posto in classifica che le garantiva sulla carta due risultati su tre a disposizione per centrare la salvezza.

Negli ultimi 90’ della stagione, forte della doppietta di Meulensteen e Curto, sarà invece la squadra di Evani ad avere la possibilità di gestire il 2-0 del Ferraris. Un monologo (o quasi) nel primo tempo, un risveglio tardivo degli ospiti nella ripresa, anche perché la Samp ha accusato visibilmente lo shock per l’infortunio grave subìto da Cragno quando la Salernitana aveva iniziato ad aumentare la pressione. Alla fine, è stata una battaglia: due espulsi (Borini e l’ex Stojanovic) e 9 ammoniti in un clima sempre più teso sino al fischio finale.

Ha rotto gli equilibri il gol di Meulensteen sul finale del primo tempo, che rende merito a una prima metà di gara che la Samp ha condotto senza dare spazio alla Salernitana di reagire. Troppo arrendevole la squadra di Marino, forse anche perché sorpresa da un avversario che abbinava al furore agonistico una lucidità sconosciuta per gran parte della stagione. Evani del resto era stato chiaro con i suoi, che 33 giorni dopo la discesa all’inferno dopo la gara di Castellammare di Stabia avevano di nuovo fra le mani il loro destino, e con esso la possibilità di cancellare la prima retrocessione in C della storia. Proprio il fattore emotivo avrebbe potuto offrire un appiglio in più a favore della squadra di Evani contro un avversario meno preoccupato, e così è stato.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Lun 16 giugno 2025 alle 11:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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