La settimana corta di campionato impone altri dettami emozionali. Infatti i tifosi della Salernitana non avranno i soliti sette giorni per metabolizzare l’ultimo match per entrare nel prossimo con le classiche componenti che fanno del cittadino salernitano un unico con la squadra del cuore, la Salernitana chiaramente. Neanche il tempo di esultare che sia la truppa di Menichini che i tifosi si preparano alla prossima gara in quel di Lecce, questa volta con un sentimento ben diverso rispetto al solito; la vittoria sofferta nel derby di Torre Annunziata aveva lasciato più dubbi che al solito sulla squadra granata. Quest’anno più di un avversario aveva alzato la voce sulle qualità della Salernitana, eppure, il dubbio che proprio contro la squadra più forte del girone la vera qualità della squadra sarebbe uscita fuori, era venuta a qualcuno. Ora Brini e Benevento devono far parte del passato, il campionato non è ancora finito, e proprio per questo altre sono le squadre che la Salernitana dovrà affrontare, e con il derby di sabato potrebbe finalmente avere la consapevolezza che può e deve fare di più, già mercoledì sera a Lecce. La Voce del Tifoso ma chiede ai supporter le loro impressioni sul momento granata.

1) Dopo Torre Annunziata ti aspettavi una simile risposta della Salernitana contro una squadra, il Benevento, capace di una tale solidità offensiva?

2) Sempre da Torre Annunziata uno dei giocatori che ne erano usciti peggio, sembrava Moro che invece sabato è stato il miglior in campo? Ti aspettavi una simile risposta del centrocampo con l’assenza forzata di Pestrin?

3) La vittoria nel derby potrebbe aver consegnato quella fiducia che mancava ai calciatori per sentirsi al pari se non più forti del Benevento, e ora arriva il Lecce. Come la vedi?

4) Grande partita di Gabionetta che poi ai microfoni ha rilevato quanto sia bello il gruppo del quale fa parte. Da qui in avanti potrebbe avere finalmente una freccia in più Menichini?

5) Non c’è il tempo di esultare che già si deve pensare alla trasferta di Lecce. Nella giornata di domenica per il 28° turno del girone C c’erano appena due partite in programma. Può essere comodo per chi sceglie di rimanere a casa ma così non si perderà il piacere di andare allo stadio, soprattutto con impianti fatiscenti come quelli italiani?

Francesca, 37 anni:

1) “Sì, mi aspettavo una grande prestazione. La squadra era caricata dall'aria che si é respirata in città durante la settimana precedente alla gara. I ragazzi erano concentrati e il supporto del pubblico é stato fondamentale”.

2) “In realtà non mi aspettavo una prestazione del genere. E’ stato molto generoso sia in fase di interdizione che in fase costruttiva dando ampio respiro alla manovra”.

3) “Al Lecce mancheranno alcuni giocatori fondamentali. Io dico 2 fisso!”.

4) “Gabionetta è l'arma in più e lo sta dimostrando. Il gruppo è compatto ed affiatato, l'esultanza dopo i goal anche da parte dei giocatori della panchina lo ha confermato!”.

5) “Cominciamo ad abituarci perché l'anno prossimo giocheremo sempre di sabato”.

Antonio, 31 anni:

1) “E stata costruita una squadra per vincere, abbiamo giocatori che non possono farsi intimorire dal Benevento seppur capolista! La risposta personalmente, ma credo come tutti, l'attendiamo alla fine del torneo con la promozione diretta! La vittoria sul Benevento è solo una soddisfazione per noi tifosi”.

2) “Moro ha qualità ed esperienza da vendere, non mi aspettavo tanto, ma neppure una delusione. Resta la migliore prestazione offerta, e non credo sia un caso. E’ stato lo scontro diretto, e la mentalità è diversa, ora sono tutte partite di avvicinamento ad un obiettivo che, credo e spero, andremo incontro con sempre maggiore concentrazione, offrendo prestazioni indelebili”.

3) “Savoia, Benevento e Lecce hanno la stessa importanza dal punto di vista del morale, è la chiusura di una terzina che accumula stress ed emozioni. Per il raggiungimento della serie B, seppur difficile la trasferta è fondamentale la vittoria!”.

4) “Gabionetta è stato acquistato per fare la differenza, differenza che però fino ad oggi l'ha fatta solo col Benevento. Seppur un’ottima prova, resta ancora un campionato al di sotto delle sue possibilità. Non lo condanno, ma se dovesse fallire anche il finale di stagione, resterebbe la delusione dei granata!”.

5) “Hanno messo in moto un campionato spezzatino che spero abbia avuto un risultato negativo, seppur personalmente mi da l'opportunità di andare allo stadio in modo più frequente, toglie il fascino della domenica sportiva, ma con gli interessi economici che girano nel modo del calcio, bisogna aspettarsi di tutto, magari anche qualche campionato italiano giocato nell'affascinante Dubai, dato che sembra che si porti tanto esportare il Made in Italy”.

Claudio, 39 anni:

1) “Onestamente non mi aspettavo una prova così intensa della Salernitana, sicuramente è stata la partita più bella del campionato, merito di entrambe le squadre che hanno dato tutto. Alla fine l’abbiamo spuntata noi, evidentemente i calciatori ci sono arrivati meglio mentalmente, e forse loro non si aspettavano un approccio simile dei loro avversari, non so cosa darei per tornare a sabato e rivivere quelle sensazioni che all’“Arechi”, purtroppo, non si vivevano da tanto tempo”.

2) “E’ stato incredibile vederlo così, come se si fosse trasformato da una settimana all’altra. D’altra parte è abituato a ben altre categorie. Probabilmente, oltre che a un fattore fisico che andava migliorato, c’era anche una condizione mentale in cui calarsi, perché passare dalla serie A alla Lega Pro non è certamente un passaggio facile. Mi ha impressionato anche per l’aggressività con la quale cercava il passaggio di prima, anche rischiando di sbagliare, per dare la palla in profondità. Pestrin ad esempio è più un uomo d’ordine, che detta i tempi di una partita e tiene palla per fa rifiatare la squadra nel momento in cui ce n’è bisogno, e penso che solo sabato ci siamo resi conto che Moro ha una dote completamente diversa dal capitano, e perciò non ci si possa aspettare che faccia le sue veci quando non c’è”.

3) “Sicuramente vincere una partita così ti dà in dote una consapevolezza che, in certi frangenti del campionato può venire a mancare, perché se si vincono partite strane come quella di Torre Annunziata, ci si domanda “ma come mi presento davanti alla squadra più forte del campionato (almeno sula carta)? La prestazione ha detto che la Salernitana, avesse giocato così dall’inizio del torneo, il campionato se lo sarebbe mangiato”.

4) “L’abnegazione di Gabionetta, ti dirò, mi ha commosso a tratti. Anche prima del gol, con le sue sgaloppate, i tagli, il cambio di posizione, anche quando un paio di volte è stato ripreso e non si è fermato, è stato encomiabile. Per quel che se ne dice, non avrà fatto ancora nulla ma se gioca così, non ce ne sarà per nessuno, ci ferma più?! E’ importante che capisca che Salerno vale tutte le piazze in cui è stato fino a ora, e che non può bastare un infortunio per perdere l’entusiasmo di fare la cosa più gli riesce meglio, essere decisivo”.

5) “Lo spezzatino non mi piace. Ironicamente ero felice che si giocasse in Lega Pro solo per andare di domenica allo stadio. La partita di calcio che si gioca in un giorno diverso da quello al quale si è abituati, non è più il piacere degli italiani. Per andare allo stadio si fanno enormi sacrifici, e sono andati a quel paese tutti gli amati aneddoti che hanno colorato le domeniche calcistiche, sia in casa sia per le trasferte. Sarà magari comodo vedere le partite dal pc, ma trovo assurdo cercare questo contentino invece che tirarsi su le maniche e cercare di migliorare gli stadi che, ricordo, sono anche quelli luoghi frequentati dagli elettori. Anche la gente che va allo stadio vota, e certamente vuole luoghi meno fatiscenti, dove portare i propri figli, come è assurdo dover evitare posti al coperto perché ti piove in testa. Sabato, nell’intervallo ho fatto uso della toilette, e il degrado del bagno mi ha inorridito, mi ha fatto specie che nei bagni per le donne ci fossero altri uomini in fila e mi ha inorgoglito sentire un anziano che, con voce ferma, prendeva la difesa delle signore in attesa del loro turno che avevano dovuto cedere agli uomini per usufruire di un servizio. Ecco, bisognerebbe ricordarsi che lo stadio, al pari di un teatro o di un giardino pubblico, è luogo della gente e, così come la cittadinanza, anche le istituzioni pubbliche dovrebbero darsi una svegliata in tal senso, anziché organizzare inutili turni infrasettimanali o partite giocate alle 11 del mattino”.

Sezione: Angolo del Tifoso / Data: Mer 11 marzo 2015 alle 11:30
Autore: Lino Grimaldi Avino
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