Speranza e consapevolezza di poter uscire vittoriosi, delusione per l'orario e per questo campionato spezzatino che non ha nulla a che vedere con il vecchio calcio ma che è l'emblema del nuovo calcio, quello dei diritti televisivi, delle trasferte vietate, e di cercare di rendere agevole le partite non per chi sta allo stadio ma per chi se la segue comodamente da casa. Questo è in sintesi il pensiero dei tifosi che hanno parlato ai nostri microfoni, queste le parole precise.

"Quest'anno nessuna partita sarà facile, lo abbiamo visto con il Cosenza dove non siamo riusciti ad andare oltre il pareggio, e il Martina che abbiamo fatto una rimonta solo negli ultimi 10 minuti" dice Antonello "In questo campionato le squadre lotteranno sempre con il coltello tra i denti, non solo con noi ma anche con le altre squadre. Dobbiamo essere bravi, se vogliamo vincere questo campionato, a non perdere punti proprio in queste partite perché a lungo andare saranno queste che faranno la differenza"

Marco invece dice: " Spero che la partita contro il Martina possa insegnare qualcosa. Il 4-3-3 è un bel modulo, ma questa squadra si esprime meglio con il 4-2-3-1, dando possibilità a Giandonato o Favasuli vicino a Pestrin, e con Negro- Calil e Gabionetta che giocano alle spalle di Mendicino che quest'anno può avere la sua definitiva consacrazione. Abbiamo dimostrato che se vogliamo sappiamo giocare, l'importante è quello di giocare palla a terra e non con i lanci lunghi"

Ma c'è chi non si sofferma sulla partita ma sull'orario "Una volta la partita era l'occasione di staccare per 90 minuti dallo stress settimanale, e dopo il pranzo domenicale scendevi e andavi allo stadio. C'era un bellissimo clima, con i tifosi avversari, curve piene, ti veniva la voglia di fare l'abbonamento. Oggi invece non sai quando giocherai, una volta il venerdì, una volta il sabato, questa volta ci è toccati giocare alle 11. Vogliono creare un calcio all'inglese, quello dove si gioca sempre, anche a natale e a capodanno, ma non hanno capito che c'è una mentalità e una cultura calcistica diversa da quella italiana. Però se vogliono seguire anche quel calcio, in Inghilterra le trasferte non vengono vietate e vengono puniti chi davvero se lo merita. Perché non si inizia da questo?"

Sezione: Angolo del Tifoso / Data: Sab 13 settembre 2014 alle 18:00
Autore: Fabio Gioia
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