Era lo scorso 1 dicembre e il mondo della Serie B, così come il Benevento, erano toccati da una notizia shock: il giorno antecedente, di buon mattino, la Guardia di Finanza aveva effettuato una perquisizione a casa del difensore sannita Christian Pastina, sequestrando i suoi dispositivi digitali a seguito di un procedimento penale relativo al calcioscommesse. Insieme a Pastina, che si era immediatamente dichiarato estraneo alla vicenda, indagati anche l'ex compagno di squadra Gaetano Letizia, ora alla Feralpisalò, il bomber della Cremonese Massimo Coda e l'attaccante del Cosenza Francesco Forte.

Come riferisce La Gazzetta dello Sport in edicola quest'oggi, la Procura Federale ha chiuso ieri le indagini e solo a Coda non è stato ancora notificato l'avviso perché su di lui sono in corso ulteriore indagini; agli altri tre prima citati è stato invece notificato, e con loro l'avviso è stato notificato anche a Enrico Brignola del Catanzaro. I giocatori avranno ora quindici giorni di tempo per difendersi, o facendosi ascoltare o con una memoria.

Da quanto si apprende, i quattro avrebbero scommesso su piattaforme legali e illegali tramite prestanome non tesserati, e, se tutto fosse confermato, rischiano almeno tre anni di squalifica (eccezion fatta in caso di patteggiamento o collaborazione, che porterebbero a uno sconto della pena unito a piani terapeutici e attività di rilievo sociale). Importante poi sottolineare un'altra cosa: non sono coinvolti i club prima citati, visto che su illeciti riguardanti le scommesse non rispondono di responsabilità oggettiva.

Sezione: News / Data: Mer 17 aprile 2024 alle 14:30 / Fonte: TMW
Autore: Lorenzo Portanova
vedi letture
Print