Non è iniziato nel migliore dei modi il ritorno della Salernitana dopo 23 anni in Serie A. Il riferimento è alla casella zero in classifica ovviamente, perché i granata al Dall’Ara si sono ben comportati dimostrando che in questa categoria potranno tranquillamente starci a condizione che ci siano alcuni requisiti essenziali: impegno incondizionato degli attuali calciatori e l’inserimento di altre pedine da qui al termine del calciomercato. Ingenuità, si può definire così la causa della sconfitta contro un avversario che mai ha evidenziato di essere più forte, ma sicuramente più esperto della compagnia di mister Castori. Probabilmente la severa espulsione per doppia ammonizione di Strandberg (poteva anche starci, per carità), che fino a quel momento aveva mantenuto a distanza Arnautovic dalla porta di Belec, è stata determinante ai fini del risultato finale. Ancora una volta l’arbitro Rapuano si è mostrato severo con i granata e di sicuro non ha fatto nulla per farsi perdonare gli errori dello scorso torneo contro il Pordenone. Certo, si potrà dire che anche con il Bologna non è stato tenerissimo, considerate le due espulsioni, ma non bisogna dimenticare che l’inferiorità numerica dei granata è nata in un momento topico della gara e a metà primo tempo, lasciando la Salernitana in dieci per circa un’ora.

Ora bisogna ripartire dalla giusta determinazione che ha accompagnato il team di Castori per buona parte della gara, importante, perché se è vero che si giocherà all’Arechi con il pubblico locale (almeno una parte a causa delle restrizioni) a spingere è altrettanto vero che l’avversario di turno, la Roma di Mourinho (quello del triplete nerazzurro, per intenderci), considerate le ambizioni di campionato non vorrà lasciare punti a Salerno. La difficile sfida non capita a proposito, ma sarebbe un errore prendersela con il calendario: dobbiamo ricordarci che siamo in Serie A, gare facili non ce ne sono e prima o poi bisogna affrontarle tutte. Bologna docet. Ancora di più perché si dovrà fare a meno, oltre che dello squalificato Strandberg, anche di Djuric, uno dei migliori in campo al Dall’Ara. C'è da sottolineare però la buona forma di Bonazzoli, ammirato non solo da noi, se consideriamo gli appunti presi dal ct Mancini domenica scorsa sull’attaccante granata. Ci auguriamo che il bomber ex doriano possa regalarci qualche altra piacevole sorpresa. In attesa che Simy diventi quella punta straripante degli ultimi due campionati. Le condizioni del neo arrivato, apparso molto appesantito nei minuti giocati a Bologna, tenderanno di certo a migliorare nel tempo, anche se attualmente è visibilmente in ritardo. E la Salernitana ora più che mai ha bisogno di lui.

La partita domenica prossima è tutta da giocare, Mourinho non avrà vita facile, vero Castori?

Sezione: Editoriale / Data: Ven 27 agosto 2021 alle 00:01
Autore: Maurizio Grillo
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