Salernitana ultima a -3 dalla zona salvezza. E' questo il verdetto amaro della decima giornata di Serie A, dopo l'ennesimo ko dei granata, stavolta al Marassi contro il Genoa, e la seguente rocambolesca vittoria in rimonta del Cagliari sul Frosinone. Non propriamente la miglior condizione per preparare il delicato derby col Napoli di sabato prossimo, sfida che aprirà un ciclo di fuoco per i granata, impegnati da qui a inizio dicembre anche contro Sassuolo, Lazio e Fiorentina. 

A Genova si è assistita all'ennesima prova deficitaria degli uomini di Inzaghi, completamente inermi per i primi 45'. Nella ripresa i granata hanno poi avuto un moto d'orgoglio, una reazione a tratti confusa, più con la forza della disperazione e della rabbia agonistica che con quella delle idee. E' pur sempre un primo, piccolo risultato da cui poter partire, perché nel secondo tempo del Marassi si è per lo meno rivista la voglia di lottare da parte di una squadra scarica. Superpippo ha ereditato una situazione molto più complicata di quanto possa sembrare, ma certamente le prime due uscite della sua Salernitana sono state tutt'altro che convincenti. Il tecnico granata si trova nella scomoda situazione di essere arrivato al timone della squadra nel bel mezzo di una tempesta e di non avere troppo tempo a disposizione per evitare l'affondamento. Una scelta coraggiosa da parte di Inzaghi, che, pertanto, merita il massimo sostegno, ma al quale si chiedono presto i risultati. E come potrebbe essere altrimenti, dopotutto, quando i granata, dopo dieci partite, non hanno ancora ottenuto un successo... 

Aldilà di ogni sofisma, però, è importante ribadire che l'organico a disposizione del tecnico piacentino evidenzia delle lacune enormi. Non si tratta di deresponsabilizzare l'allenatore, ma di essere onesti e trasparenti. La difesa imbarca acqua da tutte le parti già dallo scorso campionato, a centrocampo manca un vero e proprio costruttore di gioco e in attacco, a parte il solito Dia, c'è il vuoto cosmico. A conti fatti la Salernitana "vanta" il secondo peggior attacco e la seconda peggior difesa, numeri tutt'altro che interpretabili o frutto unicamente di un momento no o di un ambientamento difficoltoso da parte degli acquisti estivi. Per onestà intellettuale bisognerebbe mettere in discussione l'operato estivo e, nonostante le parole rilasciate nella conferenza stampa di presentazione del tecnico Inzaghi, sembra che il patron Iervolino si stia interrogando sul ds De Sanctis. La sensazione è che, con una maggiore intensità agonistica, ad oggi i granata potessero avere qualche punticino in più, è vero, ma è difficile aspettarsi molto di più da questa rosa. 

A Inzaghi l'arduo compito di provare a compensare le carenze tecniche costruendo un gruppo solido e compatto e lavorando sulla testa dei giocatori, con l'obiettivo di restare agganciato al treno salvezza e limitare i danni fino al mercato di gennaio quando, si spera, la palla passerà nuovamente alla dirigenza. E sarà allora che, pur con tutte le difficoltà che la sessione invernale porta con sé, la società sarà chiamata a rinforzare significativamente l'organico, sulla scia di quanto successo due anni fa con Sabatini, per tentare, nuovamente lo stesso miracolo. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 30 ottobre 2023 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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