Per ogni fine c'è un nuovo inizio, recitava Antoine de Saint-Exupéry nel suo celebre Piccolo Principe, e mai frase sembra più calzante di questo per descrivere il momento vissuto dalla Salernitana. Da poche ore si è concretizzata la fine di un ciclo, il decennio Lotito-Mezzaroma che, tra alterne vicende, si è rivelato il più vincente della storia del club di via Allende. Sembra un'era fa quando i due imprenditori romani si presentavano alla città in Comune e davano inizio a una storia travagliata, sì, ma ricca di emozioni. 

Dal 4 settembre 2011, data della prima di campionato del neonato Salerno Calcio contro il Palestrina in Serie D, al 3-0 sul Pescara del 10 maggio 2021, ricorrenza da scolpire del nella storia per il ritorno in Serie A della Bersagliera, ne è passata di acqua sotto i ponti. In mezzo gioie indescrivibili, come le altre tre promozioni e i due trofei ufficiali conquistati, gli unici in tutta la storia del club, ma anche tanti momenti di tensione con la tifoseria e contestazioni. Una gestione che, nel bene e nel male, lascerà un segno indelebile nella storia della Salernitana, piaccia o non piaccia. In particolar modo, se da un lato si rende merito e onore ai due patron per gli insindacabili risultati sportivi, dall'altro resta ancora aperta una ferita forse insanabile nel cuore del tifo granata. Alcuni atteggiamenti da padre-padrone, alcune frasi non propriamente eleganti nei confronti della storia granata e la dialettica tagliente del patron Lotito non sono state certo cancellate con un colpo di spugna a seguito della pur straordinaria promozione in massima serie. 

Ma ora la gestione Lotito-Mezzaroma è già storia e, si sa, nella storia non c'è spazio per la retorica della morale. Quello che resterà ad imperitura memoria è quanto realizzato, nel bene e nel male: dalle tante promozioni, al grande spavento del play-out contro il Venezia, dai trofei alzati al cielo, allo sciopero del tifo granata in aperta contestazione con la società. Fu vera gloria? Ai posteri l'ardua sentenza. A noi non resta che chiudere un capitolo importante per la Salernitana, voltare pagina e lanciarsi verso l'incerto del nuovo, consapevoli che gli uomini passano, ma i colori restano e la storia del glorioso club campano proseguirà. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 27 giugno 2021 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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