Ci sono dei momenti che segnano a vita la carriera di un calciatore e la storia di un tifoso. Oggi decine di migliaia di persone si sono ritrovate incollate alla tv in lacrime, terrorizzate per una scena che non dimenticheremo facilmente. Patryk Dziczek, colonna nella nazionale under21 polacca e calciatore molto stimato anche dallo staff tecnico guidato da Castori, si è accasciato al suolo privo di conoscenza, dopo aver provato a rincorrere un avversario e a rialzarsi con le residue forze. Non ci giriamo troppo intorno: chi non ha pensato anche solo per un secondo al dramma di Morosini? Sicuramente Federico Dionisi è stato il primo, lui che c'era all'Adriatico quel giorno e che era quasi sotto shock mentre l'ambulanza faceva il suo immediato ingresso sul terreno di gioco. Complimenti a tutti: ai medici delle due squadre, ai calciatori, a chi ha garantito cure immediate munendosi di un defibrillatore che, per fortuna, non è stato necessario. Ma la menzione più importante va a Francesco Di Tacchio, il capitano coraggioso che ha capito immediatamente cosa stesse accadendo e che ha evitato provvidenzialmente e con sangue freddo problemi respiratori al suo compagno. Dopo 9 minuti in apnea, ha richiamato ad uno ad uno tutti i giocatori in maglia granata: "Portiamo a casa questa vittoria, mancano 9 minuti: combattiamo anche per lui!", mentre si tirava un sospiro di sollievo generale. E' stato bello rivedere tutta la tifoseria unita e compatta a tutela di un tesserato. Perchè la Salernitana è un qualcosa di famiglia e chi indossa la casacca granata è uno di noi. Lo striscione esposto all'Arechi, in un giorno difficile anche per un elemento di spicco della curva Sud a cui va il nostro più sentito in bocca al lupo, è stato toccante, così come il tweet dell'Ascoli che ha mostrato vicinanza e sostegno al giocatore e alla società. Uno spot per il calcio, ore di rara intensità emotiva.

Parlare di calcio diventa comunque complicato, ma per fortuna le cose vanno meglio e siamo tutti più sereni. La Salernitana, oggi, ha dato l'ennesimo schiaffo morale a chi parlava di galleggiamento, freno a mano e infortuni finti tirando in ballo anche una classifica del tutto virtuale basata su criteri inaffidabili. Questa squadra, senza paracadute, arbitraggi favorevoli e clamori mediatici, è terza, tiene il passo del Monza milionario, sta andando meglio di Lecce, Frosinone, Chievo e Spal e ha accorciato anche sulla capolista Empoli. I toscani, pur con un calendario più difficile, hanno vinto una sola volta nell'ultimo mese e mezzo: lì, però, non ci sono state tutte le lamentele che abbiamo ascoltato a Salerno, quando un grande gruppo rimontava due reti a Pisa, è stato fermato solo dall'arbitro col Chievo e, tutto sommato, stava vincendo meritatamente col Vicenza a 8 minuti dalla fine. Oggi, senza Belec, con qualche giocatore costretto a restare in panchina per motivi fisici e con Lombardi out (il miglior esterno della cadetteria, anche in questo caso se ne parla troppo poco), la Salernitana ha vinto e convinto, disputando un primo tempo sontuoso e sfiorando il tris nella ripresa.

Benissimo Tutino: le caratteristiche di Gondo si sposano meglio con quelle del bomber napoletano, tesi che abbiamo sostenuto sin da inizio stagione. Splendido Gyomber, quello accolto come lo scarto del Perugia retrocesso che oggi giganteggia nella retroguardia. 10 e lode a Castori, quello che si è tappato le orecchie rispetto alla richiesta di una Salernitana più spregiudicata e ha avuto ragione ancora una volta. Del resto ci sarà un motivo se ha 700 panchine in carriera mentre noi commentiamo sul web. E ora massimo sostegno a questa squadra, capace di racimolare 41 punti in 24 giornate con 19 risultati positivi, 4 blitz esterni e il miglior rendimento casalingo. Un gruppo che, con un compagno in ospedale, si ricompatta e combatte fino al nono di recupero merita rispetto, stima e anche qualche scusa. Ci si ricordi di quello che hanno dimostrato soprattutto quando arriverà un risultato negativo. Ancora grazie alla Salernitana che, in un contesto drammatico per il mondo, continua a rappresentare uno spiraglio di luce che dovrebbe unire e non dividere. 

Sezione: Editoriale / Data: Sab 20 febbraio 2021 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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