Se oggi siamo tutti dispiaciuti per la sconfitta maturata al Castellani non è certo per la classifica o per una battuta d'arresto anche fisiologica dopo dieci risultati utili di fila. Ci sta, è evidente che contro Sassuolo, Napoli e Fiorentina il dispendio di energie psicofisiche sia stato elevatissimo e che forse sia stato sottovalutato un avversario non certo superiore per qualità ma che ci ha messo quella "garra" che fa sempre la differenza. L'amaro in bocca scaturisce da una prestazione abulica, deludente, la peggiore della gestione Paulo Sousa. A cospetto di 1500 persone e con la possibilità di chiudere il discorso salvezza con un mese di anticipo era lecito aspettarsi di più, al netto delle assenze che hanno pesato. Bradaric, Candreva, Fazio e Crnjgoi sono sicuramente preziosi, ma è Gyomber che sposta gli equilibri. Quando non c'è la difesa balla, ricordiamo i 5 gol di Reggio Emilia, l'imbarcata nel primo tempo a Bergamo, la goleada del Monza all'andata e il tris della Fiorentina all'Arechi. Dopo un anno, purtroppo, tra i giovani arrivati a Salerno (e pagati tanto), il solo Pirola ha fatto registrare dei miglioramenti, mentre purtroppo Bronn, Lovato e Daniliuc non forniscono quelle garanzie di cui una squadra che vuole proporre un calcio offensivo ha bisogno. E ne hanno pagato le conseguenze anche gli esterni, visto che Mazzocchi alle spalle non aveva copertura. Guai a fare processi, questa è la stessa squadra che ha fatto una gran partita a San Siro, che per poco non vinceva a Napoli e che ha rimontato contro l'Inter. Ma questa Salernitana non può permettersi di scendere in campo senza umiltà e senza la voglia di combattere su tutti i palloni.

Le scelte di Sousa hanno fatto discutere. In difesa il materiale è quello e poteva inventarsi poco, ma perchè tenere fuori Kastanos che, nella sua gestione, è stato il migliore? Per di più insistendo su Maggiore che, infortuni a parte, quest'anno non ha mai convinto quando è stato chiamato in causa. Siamo certi che sabato prossimo l'ex Frosinone sarà titolare, magari al fianco di Candreva, per riproporre quel tandem che ha fatto la differenza nel girone di ritorno. Il 2-1, alla fine, non rispecchia quanto visto in campo, visto che l'Empoli poteva segnare di più. Perchè Sousa non ha cambiato subito qualcosa, visto che il 4-3-1-2 di Zanetti ha messo in palese difficoltà la Salernitana e lo si capiva già dai primi 10 minuti? Si sta parlando forse troppo prematuramente di futuro, è tempo che tutti si concentrino sul presente. Sousa ha garantito 10 risultati utili di fila, ma ne ha vinte solo 2 su 11 e questo è un dato di fatto incontrovertibile. Ed è anche il mister, reduce da esperienze non esaltanti, a dover dire grazie a Salerno per avergli dato la possibilità di rilanciarsi. Ora, comunque, ripartiamo da zero e dimentichiamo questo pomeriggio, utile comunque a capire due cose: che la salvezza va conquistata anche matematicamente (ma il ko dello Spezia a Cremona obbliga i liguri a vincerne almeno 3 su 4 con la speranza utopisitca che la Salernitana non vinca più) e che in estate occorrerà investire ancora per rinforzare la rosa, blindando contestualmente i pezzi pregiati. Altrimenti si rischia sempre di ripartire da zero. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 09 maggio 2023 alle 00:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
vedi letture
Print