Improvvisamente la stragrande maggioranza di tifosi granata si riscopre esperta di bilanci e avvezza a giudicare il lavoro di un direttore sportivo non per la qualità degli acquisti, ma per quanti soldi ha fatto risparmiare al presidente. Pardon, proprietario. Questa piazza è assolutamente meravigliosa, notoriamente passionale e spesso decisiva, ma ci sono dei momenti in cui davvero non riusciamo a comprendere dinamiche e ragionamenti.

Leggendo i commenti sui social, ci rendiamo conto che la passata stagione -a tanti - non ha insegnato praticamente nulla. Perchè il giornalista che prova a raccontare i fatti e ad illustrare i problemi è un destabilizzatore (ricordate il partito dell' "andate a mare" che ha rovinato la Salernitana?), mentre chi si erge a capo-popolo, si trasforma in velina o sostiene sè stesso senza azzeccarne una gode ancora di incomprensibile credito social. Ma effettivamente che credibilità può avere il tifoso di facebook che non perdonava nulla ai vincenti però esultava al mercato pessimo di Sabatini?

Gli interrogativi sono tanti, a partire appunto dall'approccio dell'ambiente a questa nuova stagione. Chi ha dato 9 o 10 al mercato di Petrachi si è reso conto che al centro della difesa stiamo messi male, che a centrocampo siamo numericamente pochi (e non è arrivato il vice Amatucci richiesto dall'allenatore?) e che in attacco manca il bomber che assicuri la doppia cifra? Leggiamo la formazione che è scesa in campo nel primo tempo a Bolzano o al Martelli chiediamoci se non si potesse far meglio, al netto dei paletti imposti dalla proprietà. Gentile, Bronn, Velthuis, Njoh, Tello...e Sudtirol e Mantova fanno festa.

Poi l'obiettivo. Perchè accontentarsi di una salvezza tranquilla quando la società ha incassato, tra vendite, riscatti, paracadute, abbonamenti e marketing, quasi 60 milioni di euro spendendone meno di 2 per i cartellini? In pratica un budget inferiore a quello di cui disponeva Mariotto in Seconda Divisione. Se non si osa quest'anno, con tanti soldi a disposizione, come si può pensare che si allestisca una rosa top in futuro? 

Lo ripeteremo fino alla noia: dopo la retrocessione della passata stagione, a suon di record negativi e dopo una miriade di promesse non mantenute, sarebbe stato obbligo morale chiedere scusa alla piazza e mettere nelle mani di un direttore sportivo valido un budget tale da provarci da subito, senza presunti progetti triennali che perdono valore se consideriamo che il proprietario, ed ex presidente, sta provando a cedere il club.

Se poi alla gente va bene aver messo a posto i conti e vivere la B senza ambizioni e con calciatori fermi da tempo, che non erano titolari in C o che sono forti ma andranno via a giugno è un altro discorso. Perchè, da qui a 10 mesi, non ci sarà nessun parco giocatori e si dovrà ripartire da zero. E non sempre, tra giugno e agosto, entreranno nelle casse decine e decine di milioni. 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 19 settembre 2024 alle 00:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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