“Per i giocatori è sicuramente triste vedere una curva vuota, ma bisogna riconoscere le ragioni dei tifosi. Da qualche anno non si va oltre l’obiettivo salvezza, la B è una categoria che sta stretta ad un pubblico così importante. Nessuno può mettere in discussione l’attaccamento della gente, è evidente che c’è una spaccatura derivante dall’assenza di chiarezza sugli obiettivi. Quando arrivi due volte ai playout e poi perdi i playoff in casa all’ultima partita è normale possa esserci malumore. Non vivo Salerno da un po’ di tempo e non spetta a me dire chi abbia torto, ma ho avuto la possibilità di confrontarmi con tanti amici e c'è grande amarezza. Il Pordenone, senza una tifoseria numerosa e senza blasone, stava per andare in serie A: con tutto il rispetto ma non conoscevo nemmeno l'esistenza di questa realtà. Perchè Salerno non può ambire al massimo?". Queste le parole del doppio ex di Pisa e Salernitana Denilson Gabionetta ai microfoni di TuttoSalernitana.

Il brasiliano, tra gli artefici della promozione e della salvezza successiva, prosegue parlando del reparto offensivo:  “Con Djuric ho giocato a Crotone: è un attaccante fortissimo, che contribuisce alla crescita del compagno di reparto. Sta iniziando anche a segnare con continuità e quindi può essere un elemento determinante. Apprezzo Gondo, un ragazzo che corre dappertutto e che non tira mai indietro la gamba. E' il tipo di calciatore che si fa apprezzare dal pubblico granata.  Anche Tutino ha fatto sempre bene, ovunque ha giocato: è nell'ambiente giusto, può essere l'anno della consacrazione. Personalmente mi piace anche Giannetti: ha vissuto un'annata complessa, ma non è diventato improvvisamente l'ultimo degli attaccanti".

Gabionetta svela un retroscena di mercato: "Avete fatto un ottimo acquisto, ma ne state parlando poco. Baraye è un treno, troppo forte! Vi svelo un aneddoto: lo lo avevo consigliato ad Alberto Bianchi già qualche tempo fa, mi disse che però in quel ruolo avevano già preso Lopez e Curcio. Una volta chiusa la trattativa, invece, mi hanno contattato subito per aggiornarmi. Fisicamente è un “animale”, ha una potenza che raramente ho visto in altri calciatori". Sul cambio di guida tecnica: "Ho conosciuto mister Ventura a Pisa e so che insegna calcio, ma anche Castori non è un cattivo allenatore. Le sue squadre sono sempre difficili da affrontare, spero possa dare una grossa mano alla Salernitana". Infine sul suo futuro: "Sembrava dovessi restare a Padova, ma la dirigenza ha preso tempo e mi sono guardato attorno. E' arrivata una chiamata dal Portogallo, avevo pensato di rifiutare perchè volevo godermi la mia famiglia in Brasile. Mia moglie, tuttavia, ha detto che un'esperienza di questo tipo poteva essere interessante e ho firmato con l'Olhanense, una squadra di terza serie. In questa categoria i ritmi sono più bassi, ma si cerca sempre di arrivare al risultato attraverso il gioco e il possesso palla. Un po' come piaceva a mister Ventura". 

Sezione: Esclusive TS / Data: Ven 16 ottobre 2020 alle 13:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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