"E' passato un anno, ma sembra ieri. La corsa in ospedale, le notizie che si rincorrevano, il cuore che invitava la ragione a non abbattersi, a non perdere la speranza. Diciamo la verità: quando in centinaia ci ritrovammo alla presentazione del tuo libro non avremmo mai pensato sarebbe stata la tua ultima apparizione in pubblico, pur avendo visto sul tuo volto una enorme sofferenza. Il bastardo, come lo chiamavi tu, stava prendendo il sopravvento e noi ci sentimmo - per la prima volta - impotenti.

Avremmo voluto dirti tante cose, ma sarebbe stato inutile. Il destino, bastardo per davvero, aveva deciso di accanirsi su chi, per amore degli altri, aveva sempre dispensato sorrisi e consigli "perchè il cancro ha trovato un avversario più duro di lui, ho voglia di vivere e di godermi ancora l'affetto che mi trasmettete". Non potrò mai dimenticare quei giorni terribili, nei quali hai saputo sorprenderci ancora una volta. "Dite a Bea di restare fuori, non voglio che mi veda così dopo quello che ha passato", un pensiero straordinariamente bello nella sua semplicità e utile a confermarci ancora una volta il grande uomo che sei stato. E' passato un anno, ma la ferita nel cuore non smetterà mai di sanguinare.

Per te che sembravi eterno, che trasmettevi il senso di famiglia anche solo con un abbraccio, trascinato dall'amore per quella Salernitana che  domenica avrà bisogno anche di te per tentare una grande impresa. Ci manchi, ma questo lo sai già. E, a nome del club Malatia Granata, ti arrivi fin lassù il nostro messaggio d'amore. In qualche modo, ne siamo certi, sei qui con noi. E sarai sempre parte essenziale di ogni gesto e della nostra quotidianità. Quella quotidianità che non è più la stessa da quel maledetto 17 giugno 2024. Gianni, ti vogliamo bene!".

Questa la nota del club Malatia Granata, capitanato da Betty e Annalena Cosentino, un anno dopo la morte di Gianni Novella, storico tifoso granata e personaggio amatissimo in città e in provincia. Proprio verso Betty, che ha combattuto la stessa battaglia, ha mostrato una sensibilità particolare, dandole coraggio anche quando la sua situazione personale si era aggravata. E aver rinunciato alla sua compagnia "perchè se mi vede così può farle male dopo quello che ha passato" è ennesimo atto di generosità e altruismo. Due delle tante qualità che ci ha donato e che ci mancano tanto.

Sezione: News / Data: Mar 17 giugno 2025 alle 16:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print