Eppur si muove la Salernitana e la leva assume le fattezze del direttore sportivo Gianluca Petrachi, fresco di nomina ufficiale in un ruolo che, già di per sé chiave per le sorti sportive di una società, in questo momento storico a Salerno si dovrà rivelare finanche determinante per la rinascita del cavalluccio marino. Nel tardo pomeriggio è arrivata la tanto attesa fumata bianca con il patron Iervolino che, coadiuvato dal fido scudiero Milan, ha rotto gli indugi trovando l'accordo con il manager leccese dopo diversi confronti interlocutori intercorsi nell' ultimo periodo. L' ingaggio di Petrachi va sicuramente letto ed interpretato come una scelta operata nell' ottica di ricostruire la rosa granata operando una rivoluzione massiva, puntando su un abbassamento consistente dell'età media della squadra ma anche, e soprattutto, sul talento e sulla compattezza di un gruppo che dovrà essere plasmato da un dirigente noto per essere un classico sergente di ferro.

 La lezione della scorsa sciagurata stagione ha lasciato in eredità una convinzione nel management attuale della Bersagliera: non si va da nessuna parte senza esperienza e professionalità nei ruoli ponte tra società da un lato ed allenatore e calciatori dall'altro. Questa futura annata vedrà non uno ma addirittura due uomini di calcio con pieni poteri di operare, in tandem ed integrandosi a vicenda, per gestire lo spogliatoio campano nelle probabili fasi alterne di un campionato lungo e difficile come la cadetteria. Petrachi aveva chiesto garanzie tecniche ed organizzative dal presidente partenopeo e deve averle ottenute soprattutto nell'ottica di aver inquadrato il ruolo di supporto di Stefano Colantuono, diverso e complementare rispetto al suo. Iervolino avrebbe accontentato le richieste economiche di Petrachi e soprattutto avrebbe concesso pieni poteri e libertà di azione al ds, a cominciare dalla scelta dell' allenatore della Salernitana 2024/25 .

 Tra le motivazioni che avrebbero indotto in via definitiva l' ex uomo mercato di Torino e Roma vi sarebbe stata proprio la possibilità concreta di aprire un ciclo triennale lavorando con l'obiettivo di breve termine di riconquistare la serie A, e con il malcelato retropensiero di poter anticipare i tempi. Petrachi era fermo da circa quattro anni, reduce da annate brillanti al Torino di Cairo ma anche da una causa di lavoro con la Roma di Pallotta, chiusasi con la sconfitta in appello dell'ex ds giallorosso e la condanna a restituire i 5 milioni ottenuti ai danni del club della capitale in primo grado. Prossima imminente mossa sarà la nomina del nuovo tecnico, con Sottil favorito su Aquilani e Vivarini, mentre Moreno Longo e Domenico Toscano si allontanano da Salerno essendo vicini ad accasarsi il primo al Bari in B ed il secondo al Catania in serie C.

Sezione: News / Data: Ven 14 giugno 2024 alle 23:30
Autore: Raffaella Sergio
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