Appena una settimana fa ascoltavamo le parole del tecnico Domenico Toscano che, commentando il pareggio maturato a Potenza, puntò il dito contro il direttore di gara ritenendo che, nel dubbio, fischiassero solo contro la propria squadra, come se “a qualcuno desse fastidio il Catania in testa alla classifica”. Dichiarazioni arrivate alla fine di un match che i rossoblu hanno giocato in superiorità numerica per oltre 75 minuti. Anche i calciatori, in sala stampa e attraverso i social, si dissero increduli per il gol potenzialmente decisivo arrivato nel maxi recupero concesso dall’arbitro, senza che nessuna immagine chiarisse quanto fosse effettivamente accaduto.

Ricordando che ogni generalizzazione è sempre sbagliata e può alimentare dubbi e polemiche di ogni genere, ci aspettiamo un comportamento coerente anche oggi che gli etnei hanno battuto l’Atalanta23 con un calcio di rigore che sarebbe eufemistico definire generoso. Jimenez e il suo avversario si sono strattonati a vicenda, falli reciproci tra l’altro iniziati fuori area. Increduli i calciatori nerazzurri quando il signor Manzo, della provincia di Napoli, ha indicato il dischetto consentendo ai padroni di casa di passare in vantaggio. Poco prima, per una reiterata trattenuta di Di Tacchio ai danni di Vavassori (al quale stava per togliere la maglia) non è stato assunto nessun provvedimento, eppure in quel caso c’erano gli estremi quantomeno per valutare un contatto irregolare.

Ribadiamo quanto detto la settimana scorsa commentando le esternazioni a caldo del mister rossoblu: è legittimo che ognuno tiri acqua al proprio mulino, anche attraverso strategie che possano alzare la tensione. Ma oggi è ancora più chiaro che gli arbitri, in C, commettono ogni settimana una marea di errori e che questo FVS che tanto piace al designatore sia, a oggi, un totale flop data l’assenza di immagini chiare e la tendenza generale delle giacchette nere a non smentire sé stessi, tra l’altro su indicazione delle squadre e non di un collega al monitor. Il Catania ha vinto oggi con un rigore che non c’era, la sbloccò con la Salernitana con una punizione inesistente e ha battuto il Benevento con un penalty generosissimo.

Episodi che stanno facendo la differenza in chiave classifica e che hanno consentito al Catania di guardare tutti dall’alto verso il basso pur a pari merito con la “strega”. I siciliani sono i più forti, hanno una società che da anni investe milioni di euro, un organico che potrebbe ben figurare anche in cadetteria, un pubblico da serie A e un gruppo che combatte su tutti i palloni. Chi di dovere si preoccupi di un gioco tutt’altro che brillante (Toscano ha ricevuto molte critiche dalla piazza soprattutto nella prima parte della stagione) e di vincere a mani basse, visto che guida la rosa più competitiva in assoluto. Possibilmente senza vedere fantasmi che non esistono.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 21 dicembre 2025 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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