La voglia di far bene in serie A ma soprattutto la consapevolezza che questa Salernitana, che sapientemente sta allestendo Angelo Fabiani possa dare un buon segnale nella massima serie. E' un auspicio, è vero, ma quando si cerca di non perdere di vista quell'obiettivo che in circostanze come queste (aspettando la vendita della società) ci si pone, allora la strada può essere tranquillamente percorsa mettendo a disposizione di un tecnico bravo e preparato come Castori un team che oltre a far divertire i tifosi possa mantenere quella categoria che nelle due precedenti apparizioni non è stato mai un obiettivo centrato. Dal ritiro di Cascia, che sta arrivando alla sua naturale conclusione i segnali ci sono. Si lavora sodo, si cercano di limare quei meccanismi che poi dovranno essere consolidati nel corso della lunga ed estenuante stagione che tra 25 giorni prenderà il via. Dunque è vero che mancano ancora pedine nello scacchiere che Fabiani e Castori stanno allestendo ma gli ultimi arrivi dicono chiaramente che nel modulo che Castori predilige sono calciatori, questi, che saranno utili. Come lo saranno coloro che arriveranno nei prossimi giorni (ieri al ritiro si è presentato l'atalantino Ruggeri) alla luce del fatto che in ogni reparto il tecnico di San Severino Marche vuole almeno due rinforzi. Che saranno di qualità considerando che anche se ci sono delle difficoltà che oggettivamente hanno quasi tutte le squadre di serie A, anche le più quotate, su un mercato che finora ha strizzato l'occhiolino solo alle big (in minima parte...) le scelte o almeno gli elementi sui quali si sono appuntati gli occhi del management granata non sono certamente di terza fascia. Anzi. E se per l'attacco si parla di un ritorno quasi certo di Gennaro Tutino non sarebbe da disprezzare un arrivo di Bonazzoli o anche di Massimo Coda che sono attaccanti a tutto tondo, Insomma bisogna solo aspettare, non criticare, credere che in questa nuova stagione che si sta affacciando all'orizzonte la Salernitana possa recitare, perchè no?, anche un ruolo importante in un contesto difficile vista la solidità di almeno 15 squadre ma forse non impossibile. Crederci, crederci, crederci è quello che vogliono coloro che amano le sorti della loro squadra del cuore in attesa, ovviamente, della vendita della società che senz'altro avverrà, ne siamo certi, probabilmente nel prossimo mese di agosto.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 29 luglio 2021 alle 00:00
Autore: Enzo Sica
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