La Salernitana festeggia 103 anni di storia con un tuffo nel passato. All'Arechi sfilano glorie e leggende che hanno fatto grande la Bersagliera nel corso della sua ultracentenaria storia. Una partita contro la Nazionale Cantanti che è stata anche occasione per fare beneficenza con l'incasso devoluto alla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Da Vulpiani, che ha giocato con la Salernitana ad inizio anni '80 fino ad arrivare agli ultimi Guazzo, Ginestra e Zito, protagonisti dell'ultimo decennio. Peccato non ci fosse nessuno dei calciatori degli ultimi due anni, quelli che prima hanno portato la squadra granata in Serie A e poi l'hanno salvata. D'altronde sono glorie e leggende del passato (anche se molto recente) anche quelle. Presente solo il team manager Avallone oltre ovviamente al Presidente Iervolino che ha parlato di storia gloriosa oltre ovviamente a indicare la strada per il futuro. Dovrà essere una Salernitana in grado di scrivere altre pagine importanti della sua storia, fatta di tante lacrime e poche ma intense gioie, concentrate quasi tutte negli ultimi 30 anni. Dal passato al futuro. Nasce in queste ore la nuova Salernitana, con l'incontro tra Iervolino, De Sanctis e Nicola. Il progetto del presidente è interessante, si punta ad acquistare giovani di belle speranze ma già con una buona dose di esperienza, per farli crescere ulteriormente, in attesa di creare un settore giovanile all'altezza e crearsi in casa poi gli atleti del futuro. "Costruirsi" i nuovi Fusco e Cardinale (presenti alla partita delle Leggende granata), calciatori nati e cresciuti con la Salernitana e che hanno scritto pagine incredibili di storia della Bersagliera. Ovviamente non si può ottenere tutto dall'oggi al domani, l'obiettivo primario e prossimo è quello di mantenere la categoria e farlo in maniera meno traumatica. Dovrà essere una squadra giovane e di qualità quindi, futuribile e che giochi un calcio bello e divertente. Il campionato di Serie A però è difficile e ai giovani vanno affiancati comunque calciatori di esperienza, come possono essere Fazio e Ribery ma anche Djuric e Cavani, il sogno proibito del presidente granata e di tutta la piazza.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 21 giugno 2022 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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