Kean che sbaglia un gol a porta vuota, capovolgimento di fronte e calcio di rigore a favore del Genoa per un fallo di De Sciglio che sarebbe eufemistico definire ingenuo ed evitabile. Tutto mentre pochi giorni prima il Sassuolo, sin lì davvero temibile in campo esterno, incappa in una sconfitta clamorosa a Cagliari disputando la peggior gara stagionale. Senza dimenticare che l'Udinese becca tre reti dal modesto Spezia nel proprio stadio per poi riscoprirsi spietata e implacabile all'Arechi davanti a 30mila spettatori, con tanto di balletto dopo aver segnato la quarta rete e sguardo basso dopo il triplice fischio di Orsato. Una digressione necessaria per far capire quanto, pur con un buon margine sulla terzultima, sia necessario mantenere sempre la barra dritta ed evitare cali di tensione. Contro tutto e tutti,verrebbe da dire. Perchè la Salernitana non ha santi in paradiso. Magari ogni tanto può avere la fortuna di segnare su un cross sbagliato (e non su assist del portiere avversario), ma le insidie sono sempre dietro l'angolo ed è necessario fare affidamento sulle proprie forze magari ricreando quel clima modalità 7% che fu determinante ai fini del miracolo sportivo. Verona-Sassuolo l'abbiamo vista tutti ma il risultato finale, soprattutto se associato alla prestazione per 80 minuti pessima degli scaligeri, non deve farci perdere l'entusiasmo. In fondo era preventivabile che i gialloblu vincessero e si poteva ipotizzare una fisiologica sconfitta per i granata. Tradotto: poteva essere +6, è invece +7 con una giornata in meno e tutto sommato va bene così. E proprio per questo ci sentiamo di dare umili "consigli": ora l'Arechi deve diventare una bolgia. E i messaggi che abbiamo letto sulla pagina facebook del Sassuolo lasciano intendere che i neroverdi non troveranno un clima serenissimo. Sportivamente parlando, s'intende. La società ha capito che ora il fattore dodicesimo conta più dell'incasso e potrebbe pensare a qualche iniziativa per popolare il principe degli stadi. La dirigenza e l'amministratore Milan hanno sempre detto che i consigli sono ben accetti, ci permettiamo di darne qualcuno:

-consentire a tutti gli abbonati di portare un amico o un parente a metà prezzo. Certo, in curva non sarebbe possibile ma si riempirebbero distinti e tribuna e si partirebbe da una base di 16200 spettatori.

-raddoppiare il numero di omaggi per gli under14 consentendo ai genitori di entrare a metà prezzo

-entrare nelle scuole, nelle scuole calcio e nelle associazioni che operano nel sociale proponendo biglietti a prezzi simbolici

Basta poco, che ce vo', come recitava un vecchio slogan pubblicitario. E' tempo che ogni singolo tifoso, come accadeva un anno fa, senta di poter essere protagonista e non semplice spettatore, di poter incidere, di poter far parte di un blocco unico che veda la Salernitana non come undici calciatori che corrono un campo ma come un mix di componenti che rema nella stessa direzione e fa tremare le gambe agli avversari. Ovviamente prima c'è il Torino, squadra senza obiettivi ma rognosa, che all'Arechi meritava di vincere (ma c'era Nicola, oggi è un'altra storia) e che certo non regalerà nulla specialmente in casa propria e dopo il ko forse ingiusto con la Roma. La Salernitana sarà priva di Coulibaly, Crnjgoi, Fazio e Maggiore, c'è il dubbio legato a Mazzocchi e qualcuno non è al 100%, ma ora è tempo di tornare alla vittoria per dare maggior significato anche ai cinque segni X consecutivi. Al fianco di Sua Maestà circa 1500 sudditi, quelli che fanno la differenza anche in campo estero. Perchè "contro tutto e tutti" è motto che dovrà accompagnare ciascuno di noi fino all'ultimo secondo dell'ultima partita. 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 12 aprile 2023 alle 00:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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