Il vincitore del derby è la curva della Salernitana. Zitti tutti, compreso le “bocche eleganti”. Lo striscione è geniale, ma anche molto veritiero. Già perché la pagina da “libro cuore” scritta nell’ultima settimana con l’esonero e il ritorno di Nicola sarebbe da cancellare. Invece resta scolpito nella mente di tutta la tifoseria il dietro front del presidente Iervolino, colui che dopo averlo esonerato giustamente dopo il ko di Bergamo ha sondato prima D’Aversa, poi Di Francesco; poi si è beccato il no di Benitez ed aveva, infine, chiuso per Semplici. Invenzioni dei giornalisti ? Ovviamente no! Così come non sono state invenzioni i nomi eccellenti per accendere la piazza in estate quali Cavani, Mertens, Isco e chi più ne ha più ne metta. Di una cosa siamo sicuri: il mercato è stato fatto male, così come sono stati investiti i soldi tra i giocatori andati via e quelli arrivati. Ora bisogna correre ai ripari, preso Ochoa, alla Salernitana occorre come il pane un centrale, ora più che mai con gli infortuni che si susseguono come una sorte maledetta. Ma andiamo al campo. Contro il Napoli una sconfitta ci sta, del resto parliamo della capolista dei record con 50 punti al giro di boa, ma francamente ci si aspettava una reazione diversa dopo l’8-2 di Bergamo e dopo il reintegro di Nicola. Alla Salernitana manca l’anima, la fame agonistica della squadra del girone d’andata della passata stagione. In un derby devi sputare veleno, certo ma solo a chiacchiere, perché sul campo inzuppato si è visto solo il Napoli, ma veleno zero ! Ed il Napoli ha dato l’impressione di non voler nemmeno infierire. E non ci si può appellare al gol allo scadere di primo tempo di Di Lorenzo e a quello in apertura di Osimhen, perché la Salernitana ha tirato in porta una volta a fine partita difendendosi per tutto il primo tempo. Questo sarebbe tutto il veleno ? E allora bisogna rimboccarsi le maniche e assumersi le responsabilità delle scelte giuste o sbagliate che siano, sul mercato, quelle di esonerare e richiamare l’allenatore e in campo. La zona rossa dista ora solo sei punti. Se la Salernitana non gira la barra e Verona e Cremonese si svegliano sono guai seri. Tutti zitti, “bocche eleganti” comprese. Parla Salerno.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 23 gennaio 2023 alle 00:00
Autore: TS Redazione
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