La Salernitana ha messo a segno uno dei colpi più interessanti del mercato estivo 2025 con l'acquisizione di Kees De Boer, centrocampista olandese di 25 anni che rappresenta il perfetto equilibrio tra esperienza e fame di crescita. Un innesto che si preannuncia come uno degli acquisti più azzeccati dell'estate granata e che testimonia le grandi abilità del ds Faggiano, nonostante gli stringenti vincoli di portafoglio con i quali è costretto a dimenarsi come già avvenuto con i suoi predecessori.
Un pedigree di tutto rispetto
Nato a Volendam il 13 maggio 2000, De Boer porta con sé il DNA del calcio totale olandese. Cresciuto nel leggendario settore giovanile dell'Ajax, ha forgiato il suo carattere attraverso un percorso formativo che ha toccato diverse realtà europee: dallo Swansea City (Under 23) all'ADO Den Haag, dal VVV-Venlo fino alla recente esperienza italiana con la Ternana, dove ha collezionato oltre 60 presenze tra Serie B e C.
L'arrivo a Salerno a parametro zero, con contratto fino al 2027 e rinnovo automatico a determinate condizioni, rappresenta un investimento lungimirante a parametro zero che è facile prevedere si trasformerà ben presto in una ricca plusvalenza per il claudicante bilancio granata.
Il regista che mancava
De Boer non è un semplice centrocampista, ma un vero e proprio architetto del gioco. La sua versatilità tattica gli consente di ricoprire più ruoli nel reparto mediano - da regista basso a mezzala destra - ma è nella costruzione del gioco che esprime il meglio di sé. Dotato di una tecnica sopraffina e di una visione di gioco superiore alla media, l'olandese sa dettare i ritmi e orientare le azioni offensive con intelligenza tattica. E nella sua prima apparizione nel torneo Iervolino ha subito offerto un primo assaggio delle sue potenzialità. Il suo ingresso in campo ha favorito una metamorfosi positiva della squadra abulica osservata nel primo tempo.
"È ordinato tatticamente, con una padronanza tecnica che consente il controllo del gioco dal basso", lo descrivono così gli addetti ai lavori. Una caratteristica fondamentale per una Salernitana che vuole dominare il possesso palla e imporre il proprio calcio in Serie C.
La Mentalità Vincente di De Boer
Ciò che colpisce maggiormente di De Boer è la sua maturità, evidente nelle dichiarazioni di presentazione: "Ho scelto la Salernitana per il progetto ambizioso del club. Questa squadra, questa città e questi tifosi meritano palcoscenici più importanti rispetto alla Serie C". Parole che testimoniano la consapevolezza del ruolo e la determinazione nel raggiungere l'obiettivo promozione.
Il centrocampista olandese ha le idee chiare: "Qui c'è tutto per vincere il campionato e tornare in Serie B". Una mentalità vincente che si sposa perfettamente con le ambizioni granata. Speriamo che il patron Iervolino lo abbia ascoltato e si sia finalmente deciso a rompere gli indugi e a completare la squadra affiancandogli calciatori di spessore per una immediata risalita in B. Lasciare, ancora una volta, la squadra incompleta sarebbe l’ennesimo suicidio sportivo che Salerno non merita.
Il collante perfetto
Dal punto di vista tecnico, De Boer è il classico giocatore che fa funzionare la squadra senza rubare la scena. Le sue statistiche parlano chiaro: pur non essendo un grande goleador (7 reti complessive in carriera), eccelle negli assist e nella gestione del possesso, con un contributo fondamentale sia in fase di costruzione che di interdizione.
Il piede destro educato, la capacità di inserimento in area avversaria e soprattutto l'abilità nel collegare i reparti lo rendono il perfetto equilibratore per il centrocampo granata. "Ama giocare palla al piede e proporre un calcio offensivo", caratteristiche che si sposano alla perfezione con la filosofia di gioco che la Salernitana vuole esprimere.
L'Eredità Ajax
Lo stile di De Boer rispecchia i canoni del calcio olandese: possesso palla, triangolazioni, ampiezza d'azione. Un calcio posizionale che privilegia la qualità alla quantità, la costruzione alla distruzione. In una Serie C spesso caratterizzata da fisicità e velocità, l'olandese può rappresentare quel valore aggiunto tecnico capace di fare la differenza nei momenti cruciali.
Obiettivo Serie B
Con 157 presenze da professionista sulle spalle, De Boer arriva a Salerno con il bagaglio giusto per affrontare una stagione che si preannuncia impegnativa. La sua esperienza nelle serie minori italiane, unita alla mentalità vincente tipica della scuola olandese, potrebbe rivelarsi la combinazione vincente per riportare la Salernitana dove merita.
Il nuovo centrocampista granata ha le caratteristiche giuste per diventare uno dei protagonisti della stagione: tecnica, intelligenza tattica, leadership silenziosa e, soprattutto, quella fame di rivalsa che serve per trascinare un'intera piazza verso la promozione.
La Salernitana ha trovato il suo regista, l'Arechi ha il suo nuovo gioiello. Ora tocca al patron Iervolino confermare le promesse e liberare il ds Faggiano dai lacci e lacciuoli che ne frenano pesantemente l’azione. Se non ora quando?
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