Archiviata la sosta per le Nazionali, è ripreso il campionato, con la Salernitana che si è ritrovata ad affrontare uno dei match più difficili del momento, quello con il Cagliari. A oggi, perché è forse presto per parlare di classifica nel senso stretto del termine, uno scontro salvezza. 2-2 il finale di gara, con i colori campani salvati da un "riabilitato" Dia, che per due volte ha rincorso e acciuffato la formazione sarda, dimostrandosi ancora una volta necessario per la squadra, almeno fino al mercato di gennaio; dove sono scontati e necessari dei rinforzi, soprattutto nel reparto avanzato.

Al netto di ciò, la gara dell'"Arechi" ha segnato l'esordio in panchina di mister Filippo Inzaghi, di cui avevo già snocciolato i numeri in Serie A: 10º posto in classifica con il Milan nella stagione stagione 2014-15 (dove i rossoneri avevano però peggiorato lo score della stagione precedente, rimanendo fuori dalle coppe europee), un esonero a Bologna con la squadra terzultima alla chiusura del girone di andata e retrocessione in Serie B con il Benevento. Serie B in cui il tecnico si è invece rivelato sempre un top player, un vincente: il che non significa che non possa invertire la sua tendenza nella massima serie, definirlo più idoneo a una categoria piuttosto che un'altra non significa affatto definirlo "scarso". Ma di questo tema avevo appunto già parlato.

Torniamo quindi all'esordio: la vittoria è nuovamente rimandata, ma l'atteggiamento e la grinta della squadra non sono invece mancate. Certo, forse un po' la tecnica, ma serve ancora tempo per perfezionare meccanismi differenti a quelli cui i ragazzi erano abituati con il precedente mister. Ma spiragli positivi si sono visti. Poi, se sarà 4-3-3 o 3-5-2 lo vedremo più avanti, l'importante è non aver steccato la ripresa post sosta: un ko sarebbe potuto risultare fatale sulla mente di un collettivo che appariva un po' scarico. 

E che Inzaghi avrà il compito di rivitalizzare. Perché parliamoci chiaro: la situazione non è affatto rosea, a una salvezza, almeno a oggi, sarebbe un miracolo. Un miracolo che consacrerebbe in modo diverso il trainer piacentino alla Serie A, un miracolo che permetterebbe al club di evitare un disastro che potrebbe anche rivelarsi duro da rimediare. La Salernitana serve a Inzaghi, Inzaghi serve alla Salernitana. Tutti hanno da guadagnarci. 
A livello psicologico ed emozionale, un aspetto da non sottovalutare
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Sezione: Editoriale / Data: Mer 25 ottobre 2023 alle 00:00
Autore: TS Redazione
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