Meno di un mese all'inizio del campionato e la Salernitana sta lavorando in Turchia lontana dalle luci dei riflettori. Chi si aspettava qualche arrivo prima della partenza è rimasto deluso, la società ha confermato questa mattina di non aver ancora stabilito la strategia da seguire. Il +10 sulla zona retrocessione potrebbe spingere il presidente a evitare spese di un certo tipo e a concentrarsi soltanto su qualche giovane di prospettiva o qualche gradito ritorno (Zortea a un passo, Djuric pista concreta, Ruggeri s'è proposto), allo stesso tempo però lo staff tecnico ha chiesto un giocatore esperto per reparto e potrebbe essere accontentato a patto che parallelamente ci sia qualche partenza. Su una cosa proprietà e dirigenza sono pienamente d'accordo: sottovalutare la forza di quest'organico sarebbe un errore, così come operare una rivoluzione in stile "Instant Team".

Il diktat è chiaro: Nicola dovrà valorizzare al massimo la rosa mettendo tutti in condizione di esprimersi al meglio senza esperimenti, atleti fuori ruolo o integralismo tattico. Con Maggiore e Bohinen al top, Gyomber e Fazio recuperati, Candreva non costretto a correre avanti e indietro sulla fascia e il tandem offensivo che ha giocato gli ottavi di finale del mondiale si può e si deve fare di più, senza dimenticare che Vilhena ha un talento inespresso e che ci sono ragazzi come Daniliuc, Valencia e Lovato che nel tempo potrebbero dare soddisfazioni. Restiamo dell'avviso che serva come il pane un difensore d'esperienza, un regista come vice Coulibaly (che speriamo possa essere blindato, al pari di Gyomber) e un giocatore estroso alla Verdi che salti l'uomo e che crei superiorità numerica e imprevedibilità. Il ritorno di Djuric ha diviso la piazza e sarebbe l'ammissione di un progetto tattico accantonato - se non naufragato - con quattro mesi d'anticipo.

Occhio a muoversi solo in funzione della classifica, il Benevento e il Cagliari hanno lasciato in eredità un insegnamento dal quale ripartire. Il calendario di gennaio è tostissimo, le dirette concorrenti (ad ora tranne la Samp) sembrano pronte a rinforzarsi sul mercato e in serie A non ci si può permettere alcun tipo di rilassamento.I ervolino ha invitato tutti a cambiare modo di fare comunicazione, esaltando il pregresso miracolo sportivo e godendosi una prima parte di stagione più che positiva...ma chiusa nel peggiore dei modi. Il patron ha ragione, ci mancherebbe, ma se oggi si pensa alla zona sinistra è per le aspettative che il club ha alimentato. Tutti con i piedi per terra, dunque, e tutti al fianco della squadra. Dall'inizio alla fine. Magari con una politica dei prezzi diversa e che tenga conto del periodo di crisi che stiamo attraversando.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 10 dicembre 2022 alle 00:01
Autore: Maurizio Grillo
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