Dieci gare senza un play vero. Potrebbe essere questa la sintesi della prima parte di campionato della Salernitana di Nicola che ha dovuto fare a meno per le prime giornate dell'unico forse giocatore veramente insostituibile. In rosa infatti non c'è un play basso naturale: l'unico, Radovanovic, non lo è più da almeno 4-5 anni, essendo stato adattato a difensore centrale in una difesa a tre. Maggiore, Coulibaly e Vilhena ci hanno provato, con risultati non entusiasmanti e abbastanza diversi: gli ultimi due decisamente da dimenticare (di Coulibaly lo sapevamo già, sia con la gestione Castori che con la gara di Empoli dello scorso anno), di Vlihena abbiamo avuto la conferma contro l'Inter (anche se il banco di prova era abbastanza ostico). L'unico appena sufficiente è stato Maggiore che però ha dovuto rinunciare alla sua natura di interditore e di uomo da inserimento. 

Ora il norvegese è tornato: sembra aver smaltito l'infortunio e sembra soprattutto aver fatto ritornare il sorriso a mister Nicola. La sua capacità di lettura del gioco e della gara, di cambiare ritmo al meccanismo, abbassandolo o velocizzandolo a seconda del momento della gara, sono più uniche che rare. Qualità che scarseggiano nei prodotti del vivaio italiano e che costrinsero all'epoca il buon Walter Sabatini a pescare all'estero, per fortuna, con ottimi risultati. 

Ora Bohinen è tornato e prenderà le chiavi della squadra in mano per dare nuovo know how alla squadra di Nicola, apparsa nelle ultime gare lenta, prevedibile e soprattutto molto perforabile. Non è sicuramente il salvatore della patria, questo ci teniamo a dirlo, ma è sicuramente uno di quei giocatori imprescindibili specie per NIcola e per il suo modo di giocare. Il suo 3-5-2 infatti vive di un vertice basso che assicuri al tempo stesso copertura alla difesa e sulle linee di passaggio avversarie e geometrie di manovra per avviare la macchina di gioco. In rosa non c'è un sostituto e ce ne siamo accorti: magari si poteva fare di piu, andando a prelevare, finalmente, quel Salvatore Esposito della Spal, di cui tanto si parla ma che ancora non è arrivato in Serie A. Ora però Bohinen è tornato e sarà tutta un'altra storia e soprattutto tutta un'altra Salernitana: già contro lo Spezia vederemo sicuramente i benefici del suo ritorno in campo e tutti potremo esclamare "per fortuna che è tornato Bohinen"!

Sezione: Editoriale / Data: Gio 20 ottobre 2022 alle 00:00
Autore: Roberto Sarrocco
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