Immensa Salernitana. In dieci per un tempo, con tanti potenziali titolari indisponibili o acciaccati, punita sull’unica disattenzione e penalizzata dall’ennesimo legno stagionale. I detrattori erano pronti a popolare i social ancora una volta, pur di farlo si erano improvvisati  tifosi finanche di una rivale storica come la Juve Stabia. E’ andata male a questi soloni, presentissimi sul web dopo la rete dell’immeritato pareggio di Forte e tornati nel silenzio totale quando Gondo ha gonfiato la rete. Solo parole d’elogio per una squadra che, in questa settimana, ha ritrovato tutti i suoi valori: gioco, cuore, grinta, condizione atletica, cattiveria agonistica, consapevolezza dei propri mezzi. Contro un avversario apparso scadente e che non ha fatto nulla per portare a casa il risultato, la Salernitana ha sfoderato uno dei migliori secondi tempi della stagione costruendo di continuo palle gol per portarsi sul 2-0 e sul 3-1, un dominio incontrastato che ha visto nei guantoni di Micai la ciliegina sulla torta a tempo scaduto. Peccato solo che il Benevento in versione Babbo Natale non consenta di avvicinarsi al secondo posto, un traguardo ampiamente alla portata di una squadra che, al completo e senza torti arbitrali, avrebbe occupato i quartieri altissimi della classifica.

Un plauso incondizionato a tutti, in particolare a Jaroszynski. Con la Cremonese era stato disastroso, oggi ha deciso di esserci nonostante un problema alla schiena. Fin quando ha retto è stato un gigante. Sontuosi Gondo e Akpro, un centrocampista di categoria superiore. Ma tutti hanno meritato un voto alto in pagella, fatta eccezione per Aya e Jallow a cui dovremmo attribuire un 3 per aver messo teoricamente a repentaglio la gara. Ma questa Salernitana, a tratti anche bella, ha saputo rispondere alla grande. Un segnale al campionato, una mazzata per i gufi. Nessuno sta rimarcando a sufficienza che i granata sono ripartiti da zero, con la seconda rosa più giovane della B, una media altissima di infortuni, il primo posto nella classifica dei legni e delle sviste arbitrali e tre gare di fila senza il fondamentale apporto del pubblico. Prendere gol a freddo con la Cremonese, subire il 2-3 all'85' dopo uno sforzo immenso e rimanere in 10 in un derby dopo 3 minuti avrebbe steso anche un leone. Non una Salernitana in formato promozione diretta. Sia soltanto l'inizio di un percorso che conduca ad un grande sogno. E ora sotto con l’Ascoli!

Sezione: Editoriale / Data: Sab 04 luglio 2020 alle 01:06
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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