La storia della Salernitana è fatta di tante cadute, rumorose e pesanti ma ha sempre saputo rialzarsi. Due fallimenti in pochi anni, alcune retrocessioni amare come quella del 1991 in Serie C dopo uno spareggio thriller col Cosenza o come quella del 1999 in Serie B con tutto ciò che poi è successo sul maledetto treno di ritorno da Piacenza. La Bersagliera però è sempre rinata, è tornata in Serie B nel 1994 e in Serie A nel 2021. Sono solo alcuni dei tanti esempi di cui è costellata l'ultracentenaria storia granata.

Quello che volge al termine è indubbiamente uno dei campionati più brutti e tristi che abbia mai fatto, simili per esempio a quelli del 2002/2003 e 2009/2010 ma anche in quelle occasioni la Salernitana è sempre rinata dalle proprie ceneri, grazie soprattutto alla costanza della propria tifoseria, che ha sempre dimostrato grande vicinanza, in qualsiasi categoria.

Sarà così anche stavolta, non a caso a Bologna la squadra sarà scortata da circa 1300 tifosi, numero incredibile per una squadra ultimissima in classifica e che dovrà giocare ad un orario non proprio agevole in un giorno tra l'altro festivo. Una tifoseria che merita palcoscenici importanti, che non retrocede mai e che spesso trasferisce quella passione anche alla società, trascina la proprietà a ripartire più forte di prima. Il presidente Iervolino quindi non deve perdere entusiasmo, deve prendere ad esempio proprio i 1300 ultras che si affacceranno allo stadio Dall'Ara per seguire la Salernitana, indipendentemente dal risultato della gara e del campionato.

Gli errori sono stati fatti, le critiche sono giuste e vanno accettate quando rientrano nell'ambito calcistico e non sforano in quello personale, non per questo bisogna perdere di entusiasmo, tutti i presidenti del passato sono stati criticati, anche quelli più amati (come Peppino Soglia per esempio), eppure non si sono mai persi d'animo e sono andati avanti, sono risorti dalle ceneri come la fenice ed è quello che dovrà fare la Salernitana del presidente Iervolino

Sezione: Editoriale / Data: Lun 01 aprile 2024 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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