Salvezza, missione compiuta. La Salernitana può finalmente festeggiare la matematica permanenza in Serie A comodamente dal divano grazie al ko del Verona sul campo dell'Atalanta, che permetterà ai granata di vivere con maggiore serenità queste ultime tre giornate. Un traguardo meritato e arrivato, forse, anche troppo tardi in relazione al valore della rosa, ma che, giunti a febbraio, appariva tutt'altro che scontato. Tanto di questa salvezza, è innegabile, passa dalla mano di Paulo Sousa, capace di risollevare una barca che colava a picco, di ridarle stabilità e di indicare la via maestra. Dopo il record di ben dieci turni senza sconfitte, adesso il tecnico portoghese punta a stabilire un nuovo record di punti in Serie A dopo aver pareggiato quello della Salernitana del '99. Sarebbe l'ennesima chicca di una cavalcata memorabile. 

Due salvezze in una stagione e mezzo al timone del club di via Allende rappresenta un motivo di orgoglio e di vanto per il patron Iervolino. Cambiano gli interpreti, ma nonon il risultato, indice di grande stabilità societaria. Dopo l'addio convulso di Sabatini erano dilagati un certo malumore e preoccupazione tra i tifosi granata, ma Morgan De Sanctis ha saputo raccogliere la sfida e smentire gli scettici, costruendo una rosa profonda e scoprendo giocatori di grande prospettiva uniti a giocatori più esperti. Da Dia a Bradaric, passando per Vilhena, Botheim, Daniliuc, Nicolussi Caviglia e la mossa strategica Candreva, che ha dimostrato ancora il suo valore nonostante l'età. Non è stato un percorso sempre facile, dato che, dopo i primi risultati negativi, era finito proprio il ds sul banco degli imputati, ma sulla lunga distanza la qualità della squadra è emersa. Merito, come già ribadito, anche dell'avvicendamento in panchina. Il nome di Nicola resterà sempre impresso nella storia del club per l'incredibile salvezza dello scorso anno, ma il suo ciclo era chiaramente giunto a conclusione. Escluso il discutibile siparietto che ha visto il tecnico torinese esonerato e poi riassunto nel giro di due giorni dopo l'umiliante ko per 8-2 contro l'Atalanta, la scelta di sostituire Nicola con un profilo internazionale come quello di Sousa è stata azzeccata. 

Ecco che dunque è il momento di festeggiare e distribuire i meriti per un'annata bella e complicata. Come recitava una celebre canzone di Vasco Rossi, "SiAmo AncorA quA"! 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 21 maggio 2023 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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