Mai banale nelle sue dichiarazioni. Come sempre abile ad analizzare il momento della Salernitana facendo riferimento anche alle sue esperienze di caratura internazionale. Angelo Gregucci, tecnico che a Salerno ha lasciato un pezzo di cuore a prescindere dai risultati sportivi ottenuti, è intervenuto questa mattina a Radio Bussola proponendo una visione a 360° della situazione. Ecco le sue riflessioni:

"Guardando con attenzione e scrupolo aggiungerei anche la Sampdoria tra le nobilissime che rischiano tanto. La serie B è un campionato complicatissimo, al punto che due squadre su tre arrivate dalla A si ritrovano nei bassifondi. Non è una partita decisiva, ma fondamentale. Nella gestione post retrocessione bisogna tener conto di tante componenti: la storia del club, le potenzialità economiche di una società che introiterà di meno, le ambizioni delle piazze. A Salerno ci sono state tante cose che non hanno funzionato e fa male vedere i granata in quella posizione".

Si entra poi nello specifico: "Purtroppo è il calcio che sta andando in una direzione diversa e che spesso a me non piace. Siamo nell'epoca della serie A dominata dai proprietari stranieri, quelli che se spendono cento e introitano centoquindici sono felici a prescindere dai risultati sportivi. A Roma mandarono via una figura come Totti ritenendo si dovesse guardare al futuro partendo dalla costruzione dello stadio: Totti è andato via, lo stadio non è stato fatto. La sostenibilità è importante, chi scende in B due conti deve farseli. Occorrono competenza e oculatezza, vi porto l'esempio della Juve Stabia.

Castellammare esprime una squadra capace di abbinare l'ambizione del popolo e l'equilibrio finanziario, con giovani di prospetto interessantissimi che arrivano da realtà come Fiorentina e Lazio e con Adorante preso un anno fa da un direttore sportivo giovanissimo e che, vendendolo in estate, ti permetterà di investire senza intaccare il bilancio per essere altrettanto competitivo. Hanno delle idee molto valide e coerenti con la fame del popolo, non a caso hanno messo sotto realtà blasonate come il Bari. I giovani sono affamati e vendono cara la pelle".

Su quali siano le componenti che possano incidere sulla salvezza della Salernitana il mister non ha dubbi: "L'unica ricetta è l'unità, Salerno ha una grandissima potenzialità e quando tutti insieme spingono verso la vela è logico che la barca arriva al porto. In caso contrario diventa veramente un boomerang, perchè la spinta diventa pressione e affondi se non hai gente di personalità. Retrocedere e pensare di poter risalire subito è un errore, perchè in B sei una delle venti e il passato recente non conta".

Sulla gestione Iervolino e sulle difficoltà della Salernitana nonostante una società solida alle spalle: "Mi auguro che la proprietà abbia idee aderenti con il suo territorio, purtroppo non c'è la capacità di organizzare un grande settore giovanile. C'è un presidente solido economicamente, ma questo non è sinonimo o garanzia di successo. Il Manchester United investe centinaia di milioni di euro ma è a metà classifica. Loro hanno vinto in passato con Ferguson che incarnava il senso d'appartenenza e quei campioni come Scholes e Beckham cresciuti nel vivaio, ai quali hanno aggiunto nel tempo 3-4 campioni che hanno fatto la differenza.

Salerno ha potenzialità, ma senza giovani e senza strutture c'è poco da fare. Ricordate Molinaro e Palladino? Qualcuno diceva che non sapessero giocare, che Cristian buttasse il pallone fuori dall'Arechi quando crossava...ma poi ha fatto la serie A, correva su e giù senza fermarsi un attimo. E Raffaele è diventato un grande allenatore, già a 19 anni dimostrava di avere una intelligenza fuori dalla norma. 

Quanto alla Salernitana: se pensi che i risultati li raggiungi con i milioni ecco che il calcio è pronto a fregarti. Salerno merita una squadra con senso d'appartenenza ed empatia, solo così si può davvero volare. C'è un potenziale enorme che spero prima o poi qualcuno valorizzerà al massimo".

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 21 febbraio 2025 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print