Focus sulla Salernitana che, al termine del doppio confronto con la Sampdoria, retrocede in serie C a distanza di dieci anni dall'ultima apparizione. Un playout quantomai discusso, ricco di polemiche, contraddistinto da ricorsi, contro-ricorsi, polemiche, botta e risposta a distanza e un ulteriore dossier inoltrato al TAR del Lazio per chiedere il ripescaggio. Non vogliamo entrare nel merito, visto che ahinoi i granata hanno meritato la retrocessione per aver allestito una rosa ricca di lacune affidata ad allenatori che non si sono rivelati all'altezza, ma è sicuramente un'ingiustizia annullare i playout col Frosinone 24 ore prima del fischio d'inizio e con 30mila biglietti già staccati, stravolgendo le regole della Lega B che non prevedevano il rinvio sine die e senza società ufficialmente deferite o penalizzate.

E non è sport costringere un gruppo di calciatori ad allenarsi per 33 giorni senza conoscere date, orari e avversario, con un'intossicazione alimentare nel mezzo tanto per non farsi mancare nulla (e ci sono indagini in corso da parte della Questura di Genova) e l'arbitraggio di Doveri che ha mandato su tutte le furie la proprietà di Iervolino che contesta, nello specifico, un rigore non concesso su Soriano, il gol annullato a Ferrari sullo 0-0 e la rete della Sampdoria che nasce da una sponda di mano da parte di Meulensteen.

Insomma, una retrocessione che resterà nella storia per tutte le anomalie che potrebbero sfociare, come detto, in una battaglia legale destinata a trascinarsi fino ad agosto. Gravina vs Iervolino, chi la spunterà? Di certo c'è che, dopo aver promesso Europa, Cavani e squadroni, il patron dovrà necessariamente formare una super corazzata per ripagare lo smisurato amore di una piazza che, anche nell'ultima gara, ha portato 22mila spettatori sugli spalti. Il fatto che la Salernitana abbia chiesto di essere collocata nel girone B (forse il più competitivo dal punto di vista tecnico) dà spazio ad una riflessione più ampia: riusciranno le autorità di pubblica sicurezza a garantire la disputa delle partite a porte aperte e con le tifoserie sugli spalti o assisteremo ancora una volta a spettacoli deprimenti?

Il raggruppamento meridionale è straordinariamente emozionante proprio per i tanti derby e per quelle partite che le città aspettano per mesi. Se però ogni volta ci devono essere restrizioni, limitazioni legate alla residenza, divieti a chi non ha la tessera o riduzioni delle capienze allora è meglio chiudere tutto. Totale rispetto per le forze dell'ordine e per chi mette a repentaglio la propria incolumità per garantire la sicurezza degli spettatori ed è evidente che i facinorosi ci siano in ogni parte d'Italia, ma è tempo di fare un passo in avanti tornando a quanto era normale fino a quella maledetta e tragica notte di Catania.

Editoriale scritto dal direttore Luca Esposito e pubblicato sul sito Tuttoc. Per leggere la versione integrale basterà cliccare qui

Sezione: News / Data: Sab 28 giugno 2025 alle 22:30 / Fonte: Luca Esposito per TuttoC
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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