Basta giri di parole. Lo diciamo in modo chiaro: la tifoseria ha accettato (seppur con tante titubanze) il trust, la società uscente ha legittimamente tutelato i propri investimenti senza affidare il club all'avventuriero di turno, dirigenti e avvocati hanno compiuto un mezzo miracolo adeguandosi in tempi record alle indicazioni della Federazione...ma ora si deve fare un passo avanti. Domani scadrà il termine ultimo per la presentazione delle offerte, presumibilmente 24 ore dopo i trustee emetteranno un altro comunicato stampa in cui faranno il punto della situazione. Un altro rinvio o una nota senza il nome dei potenziali acquirenti alimenterebbero tensioni ulteriori in una tifoseria che, per i numeri che sta garantendo e per gli incassi al botteghino, meriterebbe risposte e non i "vedremo", "la venderemo" o proroghe su proroghe che rischiano di destabilizzare anche una squadra che, con una proprietà alle spalle, si sentirebbe maggiormente tutelata istituzionalmente. Chi ha allestito la rosa in estate, con budget ridotto e obbligo di ragionare sulla scadenza del 31 dicembre, riteniamo abbia fatto già tanto (pur con qualche lacuna che andrà colmata a gennaio), ma ora è tempo di accantonare dubbi e potenziali strategie per consegnare alla città e al pubblico il nuovo presidente. C'è una trattativa in stato avanzato? Lo si dica. Nessuno vuole la Salernitana o soddisfa i requisiti? Lo si dica. C'è il pensiero di andare alla battaglia dietro rassicurazioni legali in virtù di una norma che viola la Costituzione? Lo si dica. La gente chiede semplicemente trasparenza, chiarezza, un distacco totale dai due vecchi proprietari che, ora, dovranno anche accettare di incassare meno del previsto a causa di una classifica deficitaria. Il prezzo è sceso e c'è ancora da capire se, nella perizia, rientri pure il marchio. Da bando pubblico andava restituito al Comune dopo l'addio di Lotito e Mezzaroma, ma sul tema gli assessori uscenti non hanno mai saputo dare risposte e preferiamo non addentrarci in questo argomento complesso.

Quanto all'aspetto tecnico, svuotare l'infermeria era prioritario e, ribadiamo, con la rosa al completo la Salernitana è una buona squadra che non ha nulla in meno rispetto alle dirette concorrenti. Anzi, ha due cose in più. Il talento di Ribery, quel fuoriclasse che può prendere per mano il gruppo e chiudere la carriera con una impresa storica che vale cinque scudetti al Bayern, e la spinta del pubblico. A breve Inter e Juventus gareggeranno nel principe degli stadi e, col seguito che hanno al Sud, è facile prevedere un'autentica invasione. Proprio per questo invitiamo chiunque possa a sottoscrivere il mini abbonamento per garantirsi un posto sugli spalti e per aumentare numericamente uno zoccolo duro che, mai come quest'anno, sta mostrando mentalità, senso d'appartenenza e amore incondizionato. Abbiamo ancora nella mente e nel cuore i cori all'Olimpico sullo 0-3, ma è con la Sampdoria che occorrerà la bolgia per aiutare la Salernitana a vincere la prima partita della vita. Sportivamente parlando, s'intende. Insieme è più semplice, insieme si può. Ma la vera vittoria è un comunicato chiaro nella giornata di domani. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 15 novembre 2021 alle 00:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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