Hanno ragione gli ultras: vergognatevi tutti! L'8-2 resterà per sempre nella storia della Salernitana, una macchia incancellabile soprattutto per 1200 persone che hanno seguito la squadra sotto la pioggia, spendendo tanti soldi per assistere ad uno spettacolo indecente. La proprietà, ovviamente, è la prima responsabile. Non si può passare da Sabatini a una scommessa, non si può riconfermare un bravo motivatore per un progetto tecnico a medio-lungo termine solo per riconoscenza (a questo punto potevano prendere Soncin, visto che ci ha salvato lo 0-0 tra Venezia e Cagliari!), non si può rinforzare una difesa che aveva preso 80 gol con gente scadente come Lovato e Pirola o con ragazzi di belle speranze affiancati da un Fazio ormai a fine carriera. E pensare che, quando - PER IL BENE DELLA SALERNITANA - facevamo notare certe cose pur con una classifica lusinghiera ci davano dei nostalgici, delle "vedove", dei disfattisti. Anche qualche presunto editorialista che, per accattivarsi amministratori unici, continua in modo patetico a fare riferimenti sul passato. La verità è che questa stagione è nata male. Con l'addio burrascoso di Sabatini, con un ritiro fatto con le riserve delle riserve, con una serie di rifiuti a luglio, con la guerra ai procuratori, con le dichiarazioni spavalde di chi parla a nome della società pur senza rappresentarla, con un allenatore che attacca il ds in conferenza il 7 agosto e che viene poi esonerato in diretta tv dopo la figuraccia di Reggio Emilia salvo poi essere riconfermato perchè Dia fa gol al 95' col Verona e si offusca l'ennesima prestazione disastrosa.
Ci ha provato Iervolino a nascondere tutto sotto la cenere. Prima con comunicati credibili solo per chi ha fette di prosciutto davanti agli occhi, poi con un attacco poco elegante alla stampa rea di...aver raccontato la verità. Tra presidenza, dirigenza e allenatore c'è una spaccatura. Stop. La squadra lo avverte, non è mai diventata gruppo, ha perso grinta e cattiveria agonistica e si culla ancora su due risultati di prestigio dopo i quali abbiamo assistito a prestazioni indecenti. Indecenti come alcune dichiarazioni di Nicola. Quello che nel secondo tempo di Firenze si era divertito dopo essere stato preso a pallonate o che ha visto cose positive dopo le gare da esonero con Milan e Torino. Vilhena esterno, Radovanovic su Leao, Lovato ancora in campo, Gyomber risparmiato oggi ed esposto a rischio infortunio a risultato acquisito. Ma quante ne ha combinate uno che "ci sarà un motivo se a febbraio era ancora libero dopo tanti miracoli". Il suo percorso finisca stasera, magari ragionando anche sul direttore sportivo come chiede buona parte della piazza. Una settimana fa disse che la difesa è competitiva e sta bene così, i dati dicono esattamente il contrario e alcuni giocatori sono attualmente impresentabili anche per la serie B. Bradaric, Lovato, Botheim, Pirola, Vilhena, Sambia, Bronn, Daniuliuc. Però Verdi, Djuric, Ederson, Ranieri non erano adatti "perchè la squadra si è salvata con 31 punti, io devo farla più forte dell'anno scorso"."Moriremo insieme" disse a luglio, se salta Nicola dovrebbero esserci in automatico decisioni drastiche a 360°. Anche se chi prende Dia, Piatek, Candreva, Maggiore e Ochoa forse tanto sprovveduto non sarà.
Ma ora è tempo di responsabilizzare il presidente, di accantonare la storiella dei 40 milioni. Cifra nella norma quando militi in A, che comprende la valuazione di 8 milioni di euro di Lovato (nell'ambito dell'affare Ederson, vista la gara di oggi sarebbe sufficiente per esonerare tutti) e che non tiene conto dei tanti incassi fatti in un anno. Iervolino era stato fantastico nel gennaio del 2022, quando ammise di essere neofita affidandosi al migliore. Sono stati sprecati i due mesi della sosta forzata sapendo che Nicola fosse in confusione. Fino a ieri mattina la società riteneva non fosse necessario investire perchè il +9 certificava quasi la salvezza. Ora è tempo di fare un passo indietro, di capire che i grandi progetti passano per il consolidarsi nella categoria. E, per farlo, non servono solo scommesse. La Salernitana deve prendere almeno un difensore centrale di livello, un esterno destro, un esterno sinistro (si parla tanto di Sambia, ma Bradaric a oggi è un totale flop), un centrocampista, un calciatore che salti l'uomo e un attaccante, stante la bocciatura di Botheim e di un Valencia che non c'azzeccava niente col 3-5-2 e che pure è stato pagato tanto. Esonerare l'allenatore tenendo il direttore sportivo significa correre dei rischi. Perchè implicitamente si continuerebbe a pensare che la rosa è valida e il problema è il manico. Si intervenga finché c'è tempo, il calendario è tremendo e questa squadra non ha mostrato nemmeno orgoglio, come certifica il dato di zero ammonizioni. Il primo passo indietro lo si faccia sui prezzi dei biglietti. Totalmente in contrapposizione rispetto alle promesse. Oggi, come nelle prossime con le big, per vedere la Salernitana occorrerà un mutuo. Si anteponga, invece, il fondamentale sostegno dell'ambiente alla voglia di garantirsi incassi. Ora c'è da salvare la Salernitana. E solo insieme possiamo evitare altre brutte figure. A patto che il presidente decida di decidere.
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