Mercato senza botto finale. E senza emozioni. In tanti si aspettavano qualche colpo, anche perchè patron Iervolino ci aveva abituato più che bene, ma alla fine non è arrivato più nessuno. Ochoa, Nicolussi Caviglia, Troost-Ekong e Crnigoj: questi i quattro scelti per rinforzare il roster a disposizione di Davide Nicola, ma con la sensazione che qualcosa manca. Verdi sarebbe stata forse la ciliegina sulla torta, per le sue qualità e per il fatto che conosce e ama Salerno, ma purtroppo così non è stato. Le altre si sono mosse e come: Sampdoria e Spezia su tutte, che hanno innalzato il livello tecnico della squadra per puntare ad una salvezza difficile, nel primo caso, e più tranquilla nel secondo. 

La Salernitana ha comunque investito e anche bene, perchè Ochoa ha risolto un problema tra i pali, Troost-Ekong potrà apportare esperienza e fisico nel pacchetto arretrato, mentre Caviglia e Crngoj andranno a rimpolpare con intelligenza e fisico un reparto troppo scarno e falcidiato dagli infortuni di Maggiore, Radovanovic e Bohinen. Poco male, perchè alla Salernitana l'ossatura e la qualità non mancano certo. Ma forse restano molti "musi lunghi", Bonazzoli in primis, seguito probabilmente dai vari Radovanovic, Valencia e Botheim, che la panchina la digeriscono un pò a fatica. Specie Chicco che era tornato a Salerno con il vento in poppa, come salvatore della patria e si è ritrovato a farsi più panchina del pensabile. Magari concedergli un'occasione altrove poteva giovare ad entrambi perchè lo sappiamo, Federico ha bisogno di continuità e di sentire la fiducia sulle sue spalle per poter rendere e dare il massimo, come lo scorso anno dove ci ha trascinato verso la salvezza a suon di gol. Si poteva fare di più e forse accontentare Nicola che chiedeva e cercava un centravanti di fisico, da mettere in alcune e gare ostiche e nella ventina di minuti finali, uno alla Djuirc per intenderci. O quantomeno accontentarlo sul brevilineo a trazione offensiva, alla Verdi insomma. Due identikit che corrispondono a due nomi che lasciano pensare e non poco: forse qualcosa in estate si è sbagliato? Eh si perchè cercare chi si è lasciato andare forse con troppo leggerezza è sintomo di una presa di coscienza rispetto a delle scelte rivelatesi poi errate, o comunque troppo "veloci". 

Ora c'è il mercato svincolati che qualcosina potrebbe regalare fino al 24 febbraio. Ma senza farci illusioni. Alla fine la squadra c'è, la salvezza è ampiamente alla portata e proviamo a goderci questa seconda parte di stagione, sperando magari in una programmazione futura migliore, o per meglio dire, ad un maggiore raccordo direttore sportivo - staff tecnico nell'allestimento della rosa. 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 02 febbraio 2023 alle 00:00
Autore: Roberto Sarrocco
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