"La Lega di serie B e la FIGC comunicano le novità in vista dei playout tra Sampdoria e Salernitana 1)In caso di doppio pareggio si salva la Samp perchè giocare la seconda in trasferta è più difficile 2)Come nel basket, i gol della Samp valgono due punti 3)Se la Samp vince all'andata, la partita di ritorno si giocherà il 31 giugno. 4)Mancini prende il posto di Spalletti in Nazionale: convocherà tutti gli italiani della Salernitana alla vigilia della partita d'andata 5)si partirà dal risultato di 4-0: sono considerati ancora validi i gol segnati in regular season dalla Sampdoria contro la Salernitana più quello di Ortega su rigore nel 1998. 6)Gara d'andata a Marassi, ritorno al Ferraris. finisse si rigori i nostri può tirarli solo Cerri. 

Scegliamo la strada dell'ironia per commentare con sarcasmo tutto quello che stiamo vedendo in queste due settimane in cui un calcio in modalità malato terminale vede alcuni personaggi dissertare sul rispetto delle regole, ricordandosi magicamente che il Brescia avesse una situazione delicata alla vigilia dello spareggio col Frosinone, quello che ha dovuto fare un GROSSO sforzo per battere il Sassuolo grazie a un rigore GROSSO quanto una casa.

Ed è senza dubbio una coincidenza che la Sampdoria retrocessa, con Niang in versione Chianese "Salernitana-Bari" e tifosi inferociti, continuasse ad allenarsi nel centro sportivo. Che importa che 30mila persone abbiano già comprato un biglietto e che Marino, tecnico granata, stesse parlando in conferenza stampa presentando il match più importante dell'anno. Bedin, super operativo di domenica pomeriggio, si assume la responsabilità di prendere una decisione non propriamente sostenuta dalle normative vigenti, con l'appoggio di Gravina e con Galliani che non perde occasione per dare lezioni di calcio e moralità. Quello a cui qualcuno consigliò di "farsi i fatti suoi". E abbiamo edulcorato il linguaggio.

Già, Gravina. Quello che avrebbe dato garanzie di ogni genere ad una Sampdoria piena di problemi economici approvando un piano di rilancio sulla base della vittoria del campionato nella stagione 2024-25. Lo stesso che nel 2021 minacciava di estromettere dalla A una Salernitana con bilanci in attivo, perfettamente in grado di autogestirsi e con due presidenti come Lotito e Mezzaroma costretti a vendere un bene di proprietà nei tempi e nei modi imposti da un organismo sportivo. Ma siamo in Italia, c'è poco da fare. E all'epoca Gravina fu addirittura ringraziato dalla piazza. 

Oggi abbiamo scoperto che sia stato veramente ingeneroso contestarlo con cori e striscioni. Perchè il presidente della FIGC, quello dei due mondiali falliti, delle squadre che spariscono e dei club penalizzati o estromessi a stagione in corso, in realtà è - al pari di Bedin - un genio incompreso. Tutti gli avvocati d'Italia ritengono che non si possa rinviare uno spareggio senza deferimenti o penalizzazioni certe, che non si possa decidere senza l'appoggio del consiglio direttivo e che non sia corretto parlare di "sospensione sine die". Non è previsto, non si può, è illegittimo. Evidentemente non capiscono nulla

E che capisce il TAR? Quello che nel 2019, per una situazione IDENTICA, diede torto alla Lega che salvò il Venezia senza giocare in virtù dei problemi economici del Palermo. "Si giochi tra Salernitana e Venezia, nel più breve tempo possibile, per non falsare il campionato e per non sovrapporci alle iscrizioni alla stagione successiva. Poi chi perde viene eventualmente ripescato". E andò proprio così. A noi comuni mortali sembrava la cosa più semplice da fare, invece Gravina e Bedin hanno i superpoteri e già immaginano che il Brescia sarà spacciato a prescindere e perderà fino all'ultimo grado di giudizio.

In tutti sono cinque, ma i fenomeni del calcio italiano vanno oltre. A loro bastano due gradi di giudizio senza gli appelli successivi per fissare una data. Vuoi che poi qualcuno riconosca al Brescia di aver ragione e salti la salvezza della Sampdoria? Sorridiamo per non piangere, sia chiaro. Questa è stata una cronaca semiseria, ironica e goliardica di quanto sta accadendo in questi 14 giorni fuori da ogni logica e con la cultura del sospetto che proviamo ad accantonare, ma che viene alimentata da chi dovrebbe sgomberare il campo da equivoci. 

E la Salernitana è ancora una volta vittima. Perchè nessuno dimentica Pera con la Roma o L'Aquila. Nessuno ha scordato il vergognoso caso Ternana, la quasi esclusione dalla A, le scandalose illazioni quando vincemmo il campionato nel 2015, quei torti palesi che 5 giorni fa ci fecero piangere ancora nel ricordo di quattro ragazzi partiti per Piacenza sperando che la salvezza si giocasse sul campo e non attraverso le lettere anonime pubblicate su Famiglia Cristiana dopo il blitz del Perugia e Udine. 

Salerno stavolta non si piega perchè è stanca, ha accumulato per decenni e, in virtù della civiltà che la contraddistingue, preferisce non essere spettatrice di uno show con registi nell'ombra che scrivono copioni a tavolino. Siamo contrari alla diserzione, intendiamoci, e riteniamo che un Arechi da 30mila possa spostare gli equilibri. Ma parlare di calcio, formazioni, doppio risultato a disposizione e Sampdoria modesta è inopportuno quando il finale sembra già a tinte blucerchiate. Ovviamente per meriti sportivi

Editoriale in chiave satirica

Sezione: Editoriale / Data: Gio 29 maggio 2025 alle 00:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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