Da dove partire? Sarebbero tanti gli argomenti da trattare, a cominciare da una Serie B che appare ormai la condanna. Perché si può parlare di allenatori e Direttori Sportivi quando volete, ma quest'anno non sono stati solo loro i problemi di una Salernitana che pare un malato terminale. Certo, ogni qual volta ho avuto brutte sensazioni, la truppa granata è poi riuscita a smentirle, spero non faccia eccezione questa, ma i dubbi che rimangono sono tanti, davvero tanti.

A ogni modo, l'argomento del giorno è quello legato a Boulaye Dia, il grande separato in casa della Salernitana. Non da adesso però, probabilmente già dell'estate. E la colpa della situazione è di entrambe le parti, del giocatore stesso ma anche della società, che avrebbe dovuto lasciarlo partire in estate, senza pensare troppo all'aspetto economico: capisco che avere successivamente offerte più vantaggiose sarebbe stato più produttivo, ma nessuno poteva poi preventivare l'infortunio invernale che di fatto lo ha tolto dal mercato. Si poteva invece preventivare il cosiddetto mal di pancia di chi non nascondeva di avere ambizioni. Lecite, assolutamente, tanto che ai primi screzi presi le parti del calciatore, sperando non fosse messo da parte.

Adesso, però, viene difficile schierarsi al fianco di chi si sta dimostrando solo bizzoso. La questione è nota, la ripercorro giusto per cronaca: durante lo scontro diretto con l'Udinese del 2 marzo scorso, l'attaccante si è rifiutato di entrare in campo per gli ultimi otto minuti di gara, di fatto mancano di rispetto non solo al club ma anche a mister Fabio Liverani, che in conferenza stampa aveva poi spiegato la vicenda mostrandosi comunque comprensivo con il giocatore, e perdonando questo suo gesto. Mi viene da chiedere perché abbia deciso di soprassedere quando il limite è stato evidentemente superato; non credo che ormai il classe '95 sia ancora utile alla causa, e non per una questione tecnica, ma mentale. 

Quello che accadrà ora a livello legale poco importa, basta agire con intelligenza durante l'estate: perché Dia ha ancora due anni di contratto, ma è impensabile riprendere l'intera somma investita su di lui. Vista la situazione, chiaramente verranno fatte offerte a ribasso, che sono a mio avviso da accettare comunque. Pur di ripristinare un ambiente... che va però "bonificato" (si intenda il senso figurato del termine) in toto.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 13 marzo 2024 alle 00:00
Autore: TS Redazione
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