Sarà una Salernitana rivoluzionata quella che tra meno di quindici giorni affronterà lo Spezia all'Arechi. Sabatini, infatti, sta lavorando alacremente in queste ore per portare alla corte di Colantuono almeno 6 elementi da inserire nell'undici base ed un paio di calciatori prospettici, che abbiano le potenzialità tali per consentire alla società granata di monetizzare nel prossimo futuro. Giunto Sepe, portiere con una buona esperienza in massima serie, e considerato Mazzocchi ormai granata in pectore, l'attenzione si sposta al centro della difesa dove è ormai acclarata la mancanza di personalità e spessore in quel ruolo. Al riguardo, pare esserci stata una frenata per Fazio; le parti sono in continuo contatto, e c'è fiducia ma al momento l'ufficialità tarda ad arrivare. Decisive le prossime 24 ore, dopodiché, si virerà su altri obiettivi. Il nodo cruciale è il centrocampo, vero tallone d'Achille che ha inciso negativamente anche sulla fase offensiva, i cui attaccanti, Simy in testa, raramente hanno ricevuto adeguati rifornimenti. Saranno due gli acquisti; certamente Bohinen, nì per per il giovane brasiliano Ederson, atteso che il Corinthians chiede tanto per il suo cartellino, circa 7 milioni di euro. Sulla trequarti ci sarà Simone Verdi, che vorrà riscattare la parentesi negativa vissuta con il Torino. L'ex Napoli è un esterno mancino, bravo anche in appoggio alla prima punta ed abile sui calci piazzati. Un grande colpo. L'attacco non sarà immune ai cambiamenti. Via Simy, che andrà in prestito al Parma, ci saranno due ingressi i cui nomi sono al momento top secret ma non sono da escludere sorprese provenienti dal mercato estero. In bilico Bonazzoli, così come Gondo.
Naturalmente, agli acquisti dovranno fare seguito le cessioni. In odore di addio ci sono i vari Strandberg, Kechrida, Schiavone, uno tra Capezzi e Di Tacchio, e forse Belec, seguito dalla Spal. Faranno sicuramente parte della rosa fino a giugno i vari Djuric, Veseli e Obi ma difficilmente il loro rapporto proseguirà oltre tale data. Colantuono resta ed in questo momento è giusto così, atteso che l'ex trainer di Udinese ed Atalanta non ha mai potuto lavorare con una rosa al completo ma dovendo, causa Covid ed infortuni, inventarsi costantemente l'undici titolare. Una cosa è certa, questa Salernitana sarà totalmente diversa rispetto alla precedente e sicuramente disporrà di armi qualitativamente più efficaci per provare a risalire la china.  Obiettivo improbo ma ancora possibile classifica alla mano. Ovviamente, non si potrà più sbagliare, pena l'addio anticipato alle speranze di massima serie. Sabatini lo sa, e da scafato dirigente sta monitorando tutte le piste percorribili per far si che questa strada, chiamata salvezza, torni ad essere un pizzico più in discesa.

A cura di Armando Iannece

Sezione: Editoriale / Data: Mer 26 gennaio 2022 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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