Mentre sul mercato si naviga a vista, la Salernitana di mister Castori prosegue il suo incessante lavoro in quel di Cascia in un contesto quasi surreale. La rosa, a fine luglio, è ancora esigua e altamente incompleta, sebbene negli ultimi giorni si siano uniti al gruppo alcuni nuovi acquisti e non ci sono ulteriori sviluppi sul fronte cessione societaria. Nel clima di incertezza che domina nell'ambiente granata, la risposta del tecnico marchigiano è sempre la stessa: lavoro, lavoro e ancora lavoro. Come già dimostrato un anno fa in quel di Sarnano, Castori sta torchiando i suoi uomini fin dall'inizio del ritiro, con doppie sedute, tante esercitazioni atletiche e tattiche e il solito sulla testa di un gruppo suo malgrado destinato a cambiare profondamente nel giro dei prossimi giorni. Anche stavolta l'allenatore di Tolentino è chiamato a un autentico miracolo e, a meno di una settimana dal termine del vernissage umbro, sembra ormai destinato a dover veder cambiare tanti volti nella sua squadra. 

Il confronto col ds Fabiani è continuo e gli innesti di Obi e Strandberg incontrano i gusti di Castori, che, però, chiede di più. La stima approssimativa fatta a inizio ritiro era di circa 9-10 acquisti, mentre attualmente, con gli innesti dei sopracitati giocatori, il ritorno di Jaroszynski e l'arrivo, già pianificato lo scorso anno, di Cavion, si è a quota 4. La situazione è delicata e la preoccupazione è tangibile, nonostante le rassicurazioni del duo Fabiani-Castori nelle cui mani è attualmente la società granata. Nel ballo delle incertezze che sta movimentando l'estate granata, la cura Castori resta però l'unico punto di riferimento da cui ripartire. Testa bassa e pedalare, questo il diktat, nell'attesa che si delinei più chiaramente il futuro della squadra e arrivino gli innesti sperati. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 25 luglio 2021 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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