Il fatidico e tanto atteso gong conclusivo del calciomercato estivo è finalmente arrivato. Dopo mesi di voci, colpi di scena e acquisti a sorpresa, la Salernitana può adesso pensare soltanto al calcio giocato. Non mancano, però, motivi di discussione in casa granata, non soltanto in merito a una campagna acquisti non del tutto in linea con le aspettative ma anche, e soprattutto, per il caso Dia, piovuto come un fulmine a ciel sereno. 

Il senegalese, come dichiarato ieri dal ds De Sanctis, è stato escluso a sorpresa dalla lista dei convocati per la gara di stasera al Via del  Mare contro il Lecce a causa di frizioni dovute alla mancata cessione. Dia avrebbe, infatti, impuntato i piedi e chiesto di lasciare Salerno, manifestando una reazione forte di fronte al diniego della società di via Allende, intenzionata a trattenerlo e farne, anzi, la pietra angolare del progetto Sousa, specialmente dopo l'oneroso riscatto dal Villareal. Una vera e propria telenovela quella del centravanti granata, accostato lo scorso luglio a diversi club tra cui la Fiorentina, i quali, però, non hanno usufruito dell'occasione offerta dalla clausola rescissoria di 25 milioni, scaduta il 20 del mese. Poi un precampionato difficile e un recupero lento dall'infortunio, prima del rientro e del gol di lunedì sera all'Arechi che è valso il pareggio contro l'Udinese. Ora l'esclusione, al termine di una vera e propria montagna russa di emozioni. L'augurio è che le parti trovino quanto prima una riappacificazione data l'importanza della stagione appena iniziata, sia per la Salernitana che per il giocatore, in lizza per un posto nella prossima Coppa d'Africa col Senegal. Dia rappresenta l'unico elemento in squadra capace di garantire un numero consistente di gol, ma è pur vero che trattenere un giocatore scontento può non essere una mossa lungimirante. Svanita l'opportunità di un trasferimento in Inghilterra, il giocatore deve comunque garantire la massima professionalità di fronte a un contratto e a una piazza che lo ha acclamato ed eletto a suo idolo. 

Tornando alle questioni di mercato, nelle ultime due settimane la Salernitana ha fatto tanto, sia in entrata che in uscita, ma non ha colmato tutte le lacune. Innanzitutto manca un laterale sinistro che possa sostituire Bradaric e, in caso di assenza del croato, come capitato nella prima parte della sfida con l'Udinese, l'unica soluzione di fortuna resta dirottare Mazzocchi sul versante mancino. Non sono arrivati altri difensori, segnale che ci si dovrà affidare al non più giovanissimo Fazio e Bronn come alternative ai titolari. Per il resto, il reparto offensivo e mediano sono numericamente completi, ma a mancare è stato il colpo da novanta. Tante, forse troppe scommesse che sicuramente avranno occasione di dimostrare il loro valore, ma che richiedono tempo e serenità per conoscere un calcio nuovo. La Salernitana non può aspettarli e avrebbe necessitato anche di una "certezza", per lo meno in attacco, dove occorre un altro giocatore da doppia cifra. Dopotutto lo stesso Sousa non ha nascosto in questi mesi un pizzico di rammarico per la mancanza di peso offensivo e non solo. 

In ogni caso, adesso le parole lasceranno definitivamente spazio al campo. La gara col Lecce presenta non poche insidie per una Salernitana scossa dal caso Dia, ma agguerritissima e decisa a conquistare la prima vittoria in stagione, nonché la prima in trasferta della gestione Sousa. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 03 settembre 2023 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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