C'era una volta a Salerno è il titolo della splendida ennesima scenografia della Curva Sud Siberiano. Vengono ripercorse le tappe salienti della storia del club campano, dalla nascita nel 1919 fino ad arrivare alla cavalcata dello scorso campionato di Serie B, passando per le altre promozioni della storia. Una storia fatta di tante delusioni ma anche di gioie (poche) entusiasmanti e indimenticabili. Ma è stata una sceneggiatura degna del miglior film thriller anche quella del campionato appena concluso, in cui la Salernitana ne ha vissute di tutti i colori. Sembrano passati anni luce dalla scorsa estate quando c'era il rischio di una mancata iscrizione della Salernitana. L'istituzione del trust con la bocciatura iniziale della FIGC. Dal paradiso del 10 maggio a Pescara all'inferno della possibile estromissione in poche settimane. Alla fine i granata si iscrivono ma sono di fatto senza società e non hanno neanche la possibilità di fare un mercato come tutte le altre. La squadra praticamente si indebolisce, perde Tutino, Casasola, Anderson, Cicerelli e Kiyine, tutti i calciatori più talentuosi della rosa che ha vinto il campionato. I risultati ovviamente sono negativi, la squadra di Castori può fare ben poco. Arriva poi Colantuono che si trova a lavorare in una situazione ancora peggiore perchè la Salernitana deve trovare un acquirente entro il 31 dicembre, pena l'escluscione dal campionato. Con questa spada di Damocle si ritrova a lavorare il tecnico romano, a cui si aggiunge una sequenza incredibile di infortuni fino ad arrivare al focolaio Covid nel periodo natalizio. La Salernitana sembra scivolare di nuovo all'inferno quando sembrano non esserci persone interessate all'acquisto della società. Come un fulmine a ciel sereno però arriva Danilo Iervolino che riporta entusiasmo e una squadra che finalmente può pensare solo ed esclusivamente al campo, la vittoria di Verona (con la squadra che aveva vinto il campionato di B) è una conseguenza della tranquillità ritrovata. Servono però rinforzi per sperare nella salvezza. Arriva Sabatini che rivoluziona la squadra e chiama Nicola per tentare il recupero. I granata lottano ma i risultati non arrivano e con 9 punti di distacco dalla quartultima a 15 giornate dalla fine sembra scivolare di nuovo all'inferno. I 7 risultati utili consecutivi riportano la Salernitana di nuovo in paradiso, in zona salvezza e col destino nelle proprie mani. Il gol di Altare del Cagliari, il rigore fallito da Perotti e il 4-0 dell'Udinese fanno sprofondare di nuovo il club campano ad un passo dal baratro. Da Venezia però arriva il lieto fine, la Salernitana risorge per l'ennesima volta in stagione dopo aver visto l'inferno per altrettante volte. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 24 maggio 2022 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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