Ex allenatore della Salernitana, Andrea Agostinelli ha seguito il campionato di B nelle vesti di commentatore per Raisport. Più volte ha visto dal vivo la squadra di Castori di cui ha sempre sottolineato l'estrema concretezza. 
 

Promozione meritata? 
"Certamente. Sulla carta c'erano squadre più attrezzate della Salernitana, penso al Lecce, alla Spal o al Monza. Tuttavia, la squadra di Castori ha meritato per la sua grande determinazione, per la voglia e la compattezza. È stata squadra nel senso più pieno del termine e questo conta tanto". 
 

Quale, a suo avviso, la partita decisiva? 
"Mi viene in mente la vittoria nel recupero contro il Venezia. La doppietta di Gondo ha rovesciato il risultato e permesso alla squadra granata di conquistare un successo determinante». Chi è stato il protagonista principale della stagione granata? «Secondo me il protagonista assoluto è stato Fabrizio Castori. Ha dato un'impronta, un'anima al gruppo. Lo ha plasmato a sua immagine e somiglianza. Poi, parlando dei singoli, sicuramente è stato molto importante Belec, sono stati decisivi i difensori che hanno risolto con i loro gol partite delicate, è stato prezioso Gondo. Insomma, ognuno ha fatto la sua parte".

C'è chi sostiene che l'assenza di pubblico abbia giovato. E' d'accordo? 
"Assolutamente no. Non scherziamo proprio. Io so quanto sia importante il pubblico a Salerno e vorrei sempre giocare in un Arechi pieno come, Covid permettendo, potrà essere in serie A. Il pubblico fa la differenza e sarà importantissimo l'anno prossimo". 

Ora, però c'è il nodo societario da sciogliere. Che ne pensa? 
"Questo è un campo che non è di mia competenza. Posso solo dire che da qui al 25 giugno sono sicuro che le cose si sistemeranno e che la Salernitana potrà giocare in A così come ha meritato sul campo. Non penso che la proprietà voglia vanificare quanto fatto in tutti questi anni. Una soluzione si troverà". 
Com'è la serie A? 
"E' un campionato di un livello nettamente superiore alla B. Il salto di categoria è netto e bisogna per forza adeguarsi. Aumenta a dismisura la qualità, ma non solo quella. C'è un livello fisico incredibile e le partite sono tutte difficilissime. Basta commettere un paio di errori e si viene puniti". 
La Salernitana cosa dovrà fare per essere all'altezza? 
"Non snaturarsi dal punto di vista della mentalità e dell'idea di gioco. Poi, chiaramente, occorrono i rinforzi". 
Quanti? 
"Io penso che la base ci sia e che il gruppo non vada stravolto. E poi, senza dubbio, almeno quattro o cinque calciatori di livello, che abbiano esperienza della categoria. Questo è indispensabile". 
E Castori? 
"Castori ha lavorato benissimo, ha costruito un grande gruppo ed ha centrato un grande risultato. Credo che ripartire da lui sia una scelta giusta ed opportuna. In serie A la Salernitana avrà un obiettivo preciso: la salvezza. Sarà un campionato duro, per cui la grinta e l'esperienza di Castori saranno importantissime". 
Si è dibattuto tanto sul gioco espresso dalla Salernitana. 
"Si può vincere in tanti modi e la Salernitana è stata concreta, pratica, solida. Non credo cambierà pelle in serie A dove sarà importante avere a disposizione gente capace di attaccare velocemente la profondità. Faccio un esempio: un nuovo Gervinho sarebbe l'ideale".
A Castori piace Mota del Monza 
"Ottimo calciatore. Ha quelle caratteristiche che possono servire ad una squadra che punti a giocare negli spazi".

L'incertezza societaria può essere un problema? 
"Penso che alla fine tutto si risolverà e, pertanto, sono convinto che il direttore Fabiani stia già lavorando per la prossima stagione. La Salernitana non si farà trovare impreparata".

Sezione: News / Data: Mar 08 giugno 2021 alle 20:30 / Fonte: Il Mattino
Autore: TS Redazione
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