Sessanta giorni per prendersi la scena. Tra i segreti della rinascita e della cavalcata della Salernitana, issatasi a un tiro di schioppo dalla zona promozione diretta, c’è anche lo zampino di Patryk Dziczek . Il metronomo polacco, dopo l’Europeo Under 21 tanto scintillante da convincere la Lazio a versare 2,5 milioni di euro nelle casse del Piast Gliwice per acquistarlo, è diventato uno dei segreti della rimonta della squadra di Gian Piero Ventura . Geometrie, lucidità ma soprattutto equilibrio: non sembra un caso che l’inserimento del polacco abbia segnato il miglior momento del cavalluccio marino. Lanciato in campo nel secondo tempo di Cittadella - prima dell’addio anticipato alla panchina di Ventura che sembrava preludio di un clamoroso ribaltone tecnico - Dziczek non è più uscito dai giochi, diventando un protagonista dell’exploit granata fatto di cinque vittorie, due pareggi e una sola sconfitta dal match del Tombolato. È l’ottimo bilancio che premia la Salernitana ma soprattutto il regista di proprietà della Lazio, bravo nel prendersi la maglia da titolare senza più mollarla. "Deve ambientarsi col calcio italiano, imparare la lingua, integrarsi nel gruppo ma soprattutto iniziare a pensare coi piedi", il messaggio di Ventura per presevarlo dal rischio di “bruciarlo.

Attesa terminata alla vigilia del match con l’Entella, prima dell’intervento di Pinto nel riscaldamento e della distorsione al collaterale del ginocchio sinistro. Stampelle e volto scuro messi però da parte con la voglia matta di rientrare. Il debutto con il Cittadella e la prima da titolare con il Crotone l’inizio di un cammino per il momento nettamente sopra la sufficienza, impreziosito dai due assist nei match con Crotone e Pordenone. Per chi sorride, c’è invece anche chi è costretto a restare a guardare. Contro il Trapani per Francesco Di Tacchio è arrivata la seconda panchina consecutiva, in un inizio di 2020 che lo ha visto protagonista solo nella gara con il Cosenza. Gerarchie sovvertite rispetto a inizio stagione, con il capitano della Salernitana ora spettatore e con il rinnovo di contratto sempre in ballo. Argomento sfiorato tra società e l’entourage del mediano pugliese nello scorso gennaio, rinviando ogni discorso nelle prossime settimane. Ferma la volontà di restare, con tanto di faccia a faccia fra Di Tacchio e l’agente Giuffredi nei pressi dell’Arechi al termine della sfida di lunedì scorso. Futuro da giocarsi già a partire da Verona, quando in casa del Chievo la Salernitana dovrà confermare la sua fame di gloria. 

Sezione: News / Data: Gio 13 febbraio 2020 alle 13:30 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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