Altro che "non ci pensano". Da qualche tempo a questa parte, Salerno è pensiero fisso per i napoletani. Quelli che, al posto di godersi lo scudetto raggiunto dopo 33 anni, stanno invece mostrando grande affetto e amicizia nei confronti dei granata. Per loro non è un derby, non c'è storia, siamo una realtà destinata a tornare in serie B e domani ci vorrà il pallottoliere, ma dall'alto della loro superiorità è assolutamente coerente deporre un wc granata sotto la gigantografia dell'idolo per antonomasia. E rientra pienamente nell'etica sportiva creare un cimitero con tanto di stemma del cavalluccio sulla croce, quel cavalluccio al quale augurano la retrocessione come si evince da un drappo esposto in un quartiere interamente tinto d'azzurro. E pur avendo vinto la battaglia sul rinvio del match, per la prima volta nella storia dettato da motivi di festeggiamenti presunti, le provocazioni continuano. Sul web sono centinaia e centinaia i commenti offensivi, con qualche imbecille che arriva addirittura ad augurare la morte ai calciatori della Salernitana rivangando tragedie che meriterebbero rispetto. Per la serie "sfottiamo ma non vogliamo essere sfottuti": ma i social sono sfogatoio per frustrati, c'è poco da meravigliarsi purtroppo. Oggi, invece, sulle bancarelle (a proposito, ieri segnalano rissa tra venditori ambulanti) sono state mese in vendita centinaia di sciarpe con la scritta "Salerno Merda". Senza che scrittori o presunti editorialisti si indignino come avrebbero fatto a parti invertite. Del resto è questione di stile: qui in tanti invocano amicizie e rispetto, dall'altra parte sono attacchi continui con epiteti quali "frustrati", "invidiosi" e "inferiori" che Salerno respinge con forza, essendo una città meravigliosa che ama esclusivamente i colori granata e che si è distinta da sempre per correttezza e civiltà, al punto che mai - tanto per fare un esempio - qui sono state vietate trasferte a tempo indeterminato. Poco importa, comunque. Sarri ha detto che la tavola è stata apparecchiata, da Napoli hanno preparato il derby (che per qualcuno non è tale, che barzelletta) come se avessero già vinto e va bene così. Complimenti ai vincitori. Che forse non hanno imparato pienamente a vincere perchè, dall'ultima volta, è passato troppo tempo.

Sezione: News / Data: Sab 29 aprile 2023 alle 16:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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