Vittoria in trasferta, Tutino in doppia cifra, Salernitana terza in classifica e con un primo posto che non è poi così lontano. Ci sarebbero tutti gli elementi per godersi una domenica calcisticamente parlando perfetta, ma purtroppo il grave infortunio occorso a Patryk Dziczek ha raffreddato, e molto, i festeggiamenti. Per dieci minuti decine di migliaia di persone sono rimaste incollate alla televisione sperando in una buona notizia e solo quando il centrocampista polacco ha aperto gli occhi sorridendo ai compagni di squadra ci siamo rasserenati un pochino. E proprio a lui vengono rivolti i pensieri dei tifosi che abbiamo intervistato, a partire da Enzo Lodato di Cava: "Salerno è quella che, idealmente, si abbraccia e piange quando un proprio tesserato sta male. Perchè la Salernitana è di famiglia e chi indossa quella maglia è un amico, un fratello, un parente. Tutto passa in secondo piano, auguro a questo ragazzo di riprendersi quanto prima a prescindere dalla carriera e dal futuro professionale. La vita non vale un gioco, sappia che c'è una tifoseria intera che farà qualunque cosa per aiutarlo". Sulla stessa lunghezza d'onda Enzo Ricciardi di Ogliara: "Salerno è così: litiga, si divide, si spacca, ma poi si ritrova a piangere per un calciatore che sta male. Perchè noi siamo innamorati della Salernitana ed eternamente riconoscenti a un gruppo che, da solo e senza nessun aiuto del pubblico, ci sta regalando una stagione straordinaria. Dziczek è uno di noi e non vediamo l'ora di averlo in campo per applaudirlo".

Si prova poi a parlare di calcio, così si esprime Paolo Sessa: "Chiedo a tutti i contestatori che cosa vogliono da questa società. Da tifoso di vecchia data ricordo che la Salernitana lotta per la quarta volta in un secolo per la promozione, sta battendo qualche record e onora la maglia come tutti noi volevamo da tempo. Se poi preferiscono fallire, avere Cala come presidente o ripartire da Selargius lo dicano. La vera dignità l'abbiamo persa quando dovevamo fare le collette per pagare le trasferte, non oggi perchè arriva qualche giocatore forte dalla Lazio". Giovanni La Padula del club Amici della Salernitana è di parere opposto: "Sicuramente ringraziamo i calciatori per l'impegno che stanno mettendo e per lo spirito di gruppo, ma non possiamo fidarci di questa società. Quello che è successo negli ultimi 5 anni non può essere cancellato con un colpo di spugna, la mia presa di posizione è condivisa dalla stragrande maggioranza della tifoseria e il distacco emotivo è totale. In altri tempi, con un terzo posto, si camminerebbe per strada respirando un clima da brividi. Oggi c'è una spaccatura e si pensa che il contestatore sia un gufo". Parola anche a Luigi Conte, tifoso granata residente a Bagnoli: "19 risultati positivi, 11 vittorie, tra primo e quarto posto da settembre e c'è chi si lamenta. Ma tutti quelli che parlavano di infortuni finti, galleggiamento e freno a mano a novembre non dovrebbero nascondersi per la vergogna? Io soffro perchè da un anno non posso vedere la Salernitana dal vivo, ma sono felicissimo perchè il calcio mi sta regalando un po' di spensieratezza in un contesto drammatico per la pandemia". 

Sezione: Tifo granata / Data: Dom 21 febbraio 2021 alle 13:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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