Recuperare dodici punti sul Cagliari, che cercava in quartultima posizione di non essere risucchiato (come poi è successo)  al terzultimo posto in classifica, ha rappresentato il vero capolavoro di Nicola. E della sua squadra che non si è adeguata al ritmo olle delle ultime giornate ma ha cercato, con ogni mezzo, di mettere legna in cascina proprio per raggiungere quota-salvezza.  Che è stata una delle medie più basse di sempre lascia il tempo che trova. Importante era mantenere dopo tre apparizioni in serie A la categoria. Ed entrare nella storia di questa società che il 19 del prossimo mese di giugno compirà 103 anni di vita.
Dicevamo inizialmente che si parla già di futuro che vedrà ancora il duo Sabatini - Nicola al timone di questa nave. Iervolino ha avuto parole di riconoscenza per loro due ma anche e soprattutto per il pubblico salernitano, per i tifosi, che contro l'Udinese erano in trentamila sugli spalti dell'Arechi a festeggiare i loro beniamini. Quella sconfitta "indolore" contro i friulani che ha dato il via alla festa della permanenza in A dopo il pareggio del Cagliari contro il già retrocesso Venezia, ha ancora una volta dimostrato con un bel segnale ad un grande presidente come Iervolino che questa piazza vuol rimanere per tanti anni ancora in serie A. Questo merito acquisito certamente porterà la società ad allestire una squadra di qualità per la prossima stagione. Si parla già di tante conferme come quella per Djuric o Ribery. Dobbiamo solo aspettare e renderci conto che Salerno ha fame di calcio, di calcio di serie A.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 28 maggio 2022 alle 00:00
Autore: Enzo Sica
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