Affrontare due squadre senza obiettivi essendo artefici del proprio destino era ciò che nessun tifoso avrebbe mai potuto immaginare un mese fa, quando si scendeva in campo contro la Sampdoria addirittura a -12 dalla salvezza. Da quel momento in poi i granata, spinti da una tifoseria determinante, hanno messo insieme sette risultati utili consecutivi (quattro vittorie e tre pareggi) ma da oggi fino a domani alle 23 rischiano di dipendere dalle altre. Il Cagliari, battendo l'Inter, scavalcherebbe i granata e viene difficile immaginare un suicidio sportivo contro un Venezia dignitosissimo ma già retrocesso in serie B. A questo punto il destino della Salernitana si deciderà in Sardegna, laddove ringraziano il portiere Vicario per aver salvato l'Empoli con almeno quattro interventi strepitosi. Certo, oggi la partita è stata gestita malissimo. Si giocava praticamente in casa, nell'ultima mezz'ora i toscani hanno notevolmente abbassato i ritmi, stavolta non c'era l'alibi delle gare ravvicinate eppure, senza il doppio intervento di Sepe o un palo di Cutrone, staremmo commentando un clamoroso ko. Le scelte di Nicola non hanno convinto, con la riproposizione di Obi a sinistra a scapito di terzini di spinta e il tenere in campo fino alla fine un irriconoscibile Ederson a scapito di Kastanos e Coulibaly che stavano facendo decisamente meglio, pur senza brillare. Per non parlare dell'ennesima panchina di Bonazzoli, attaccante da doppia cifra che ha tenuto a galla la Salernitana (assieme ad altri ingiustamente criticati calciatori della vecchia guardia) e che ha rivitalizzato un reparto offensivo che il ds Sabatini ha depotenziato lasciando partire a cuor leggero Gondo e passando da Diego Costa e trattative importanti a Mikael e Mousset bocciati dal tecnico e sempre insufficienti quando visti all'opera. Non si può intervenire a gennaio senza puntellare l'attacco, scommettendo su due giocatori acerbi e che, salvo sorprese, saluteranno Salerno nel totale anonimato ma con spese ingenti per la proprietà. 

Tornando ad oggi, la gestione del rigore è davvero pessima, Se Bonazzoli non se la sentiva di calciare, c'erano Djuric e Radovanovic. La scelta di concedere il tiro della potenziale salvezza al grande nome in calo da anni sa tanto di romanticismo, ma non ha fruttato nulla e, oggi, tra gol preso al 99' e penalty fallito si rischia di gettare alle ortiche una rimonta che, ora, è messa a repentaglio dal ritorno del Cagliari. Il Genoa, invece, non preoccupa più. mentre occhio alla Sampdoria che ospiterà una Fiorentijna obbligata a vincere per entrare in zona Europa a 90 minuti dalla fine. Nulla è perduto, sia chiaro, e ci auguriamo che tutti giochino con lo spirito battagliero dell'Empoli. Fosse così, riteniamo che il Cagliari visto per tutto l'anno difficilmente potrà strappare tre punti ai campioni in carica, pur con l'handicap di un Milan-Atalanta che si gioca alle 18 e potrebbe sancire un +5 fatale per i nerazzurri. Ora bisogna guardarsi alle spalle ,sapendo che sarà retrocessione - ahinoi - se domani il Cagliari facesse il colpaccio contro un avversario reduce da 120 minuti di battaglia, con qualche acciaccato e che ha meno motivazioni.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 15 maggio 2022 alle 00:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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