Avvio di tournée tutt'altro che entusiasmante per la Salernitana, che in Turchia rimedia un 3-0 dal Fenerbahce ma, soprattutto, perde nuovamente Maggiore, uscito in lacrime dal terreno di gioco. Una stagione davvero difficile per il centrocampista ex Spezia, che era rientrato proprio poco prima della sosta dopo un lungo stop a causa di una lesione muscolare alla coscia e adesso rischia nuovamente di restare ai box. I primi accertamenti parlano di "risentimento muscolare" la cui entità sarà valutata nei prossimi giorni, ma le smorfie di dolore di Maggiore non lasciano tranquilli. 

Un ennesimo infortunio di natura muscolare che va a sommarsi a quello di Sepe, fermato da una lesione al polpaccio. Porte girevoli per l'infermeria, granata, che proprio pochi giorni fa aveva dimesso Gyomber dopo un lungo stop a causa, ancora una volta, di una lesione al flessore. Insomma, una vera e propria ecatombe che però pone seri interrogativi. Fatta eccezione per l'infortunio di Bohinen al legamento a inizio stagione, quello di Fazio alla caviglia e il recente al crociato per Mazzocchi, tutti di natura traumatica, la stragrande maggioranza dei problemi fisici affrontati dai granata quest'anno sono, infatti, natura muscolare. Inutile parlare di sfortuna, la quale, da sola, non può spiegare numeri così preoccupanti. Sul banco degli imputati i preparatori atletici agli ordini di mister Nicola, come Gabriele Stoppino, ma anche dello staff medico di Italo Leo, unico elemento di continuità rimasto con la passata gestione. Aldilà di alcune circostanze fortuite, la ciclicità di alcuni tipi di infortuni impongono una seria riflessione sui metodi di gestione e di recupero dei giocatori granata, perché da gennaio il campionato inizierà ad entrare nel vivo e non è pensabile dover fare a meno costantemente di tre o quattro pezzi importanti. 

Come dopo una sconfitta in campo è giusto che la componente tecnica, dall'allenatore ai giocatori, faccia una sana autocritica tesa ad individuare gli errori da non commettere più, è altrettanto importante che il resto della squadra faccia altrettanto. Dopotutto si vince e si perde insieme e per raggiungere i propri traguardi, nel calcio, ognuno deve recitare al meglio il suo ruolo, a partire dal Presidente, fino all'ultimo dei magazzinieri. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 11 dicembre 2022 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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