È un periodo un pò particolare quello che sta attraversando la Salernitana. Le prestazioni ci sono, la squadra sta giocando anche bene ma non arrivano i risultati e la classifica piange. Ultimo posto con un solo punto. Non c'è niente di compromesso perchè il campionato è lungo, ci sono ancora pochi punti di distanza dalle concorrenti e tanti scontri diretti da giocare. Occorre ora un'inversione di tendenza anche per quanto riguarda i risultati. Dopo il doppio 4-0 serviva una risposta emotiva che c'è stata, contro l'Atalanta (una delle big del campionato) la squadra di Fabrizio Castori ha giocato una grande partita e solo due pali hanno impedito ai granata di uscire indenni dalla sfida. Col Verona allora servivano i punti e c'è stato il pareggio in rimonta dopo essere stati sotto di due gol. Col Sassuolo poi serviva confermare le buone prestazioni (la sconfitta ci poteva anche stare contro una squadra che ha in organico tanti giocatori della Nazionale e due campioni d'Europa). Resta il rammarico di aver raccolto solo un punto dopo aver giocato tre ottime partite. Adesso però è finito il tempo delle prestazioni, l'obiettivo primario contro il Genoa sono i tre punti, la prestazione ora può essere importante fino a un certo punto, serve tornare ad essere la squadra poco bella ma dannatamente efficace e concreta che è stata l'anno scorso. D'altronde i complimenti non ti portano a vincere le partite e la Salernitana ne sa qualcosa. Nell'ultimo campionato di serie A disputato infatti, la squadra allora allenata da Delio Rossi diede spettacolo su tutti i campi di gioco, dominava le gare con Inter e Milan ma alla fine a vincere erano sempre gli altri. Si parla di un esonero per Castori e da alcune settimane circolano già alcuni nomi che potrebbero sostituirlo ma a questo punto cambiare allenatore potrebbe essere un azzardo per una squadra che sta migliorando partita dopo partita. La squadra dopo tutto non ha bisogno di una scossa, non è in difficoltà e non ha sofferto neanche contro avversari come Atalanta e Sassuolo. Purtroppo peró gli allenatori dipendono quasi esclusivamente dai risultati e se dovessero continuare le sconfitte, il cambio di allenatore potrebbe essere inevitabile anche se ingiusto. Serve una vittoria contro il Genoa quindi, per salvare la panchina del mister, per agganciare o superare alcune squadre e per poter poi arrivare alla sosta nelle migliori condizioni mentali per preparare i successivi scontri diretti che attendono i granata nelle prossime partite.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 28 settembre 2021 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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