Equilibrio, equilibrio, equilibrio. Ripeteremo all'infinito questa parola per lanciare un messaggio a tutto l'ambiente. 3500 persone (numeri impressionanti, nemmeno le big garantiscono questa presenza in trasferta) hanno accompagnato la Salernitana a Sassuolo e saranno zoccolo duro anche nelle prossime settimane, molte altre hanno già invaso il web con commenti di ogni genere, spesso ingenerosi e dettati dalla rabbia del momento e dalla strumentalizzazione ad arte di personaggi ormai caduti in basso e che, dopo aver inventato cambi ai vertici societari, oggi auspicano esoneri e ribaltoni. Ad ogni modo riteniamo che la scelta di proseguire con mister Castori sia corretta: oggi è stato disputato un primo tempo perfetto e nella ripresa ci sono state almeno tre occasioni per portare a casa un pareggio che sarebbe stato meritato. Con Atalanta e Bologna la Salernitana avrebbe meritato la vittoria, con il Verona la rimonta certifica che il gruppo segue il mister e non ha intenzione di mollare. Lo diciamo oggi, con la squadra ultima ad un punto: ci sono tutti i presupposti per una grande salvezza. Non inganni la classifica attuale, la Salernitana (senza presidente, con budget limitato e iscrizione tardiva) ha un signor organico e può contare su un reparto offensivo decisamente superiore a tutte le dirette concorrenti, senza dimenticare che i due Coulibaly stanno lavorando benissimo e che la difesa, presa singolarmente, è di buon livello. Fabiani ha fatto un ottimo lavoro, ora che tutti entreranno in condizione vedremo una Salernitana propositiva, battagliera, si spera accompagnata da un pizzico di fortuna. Purtroppo le gare si ripetono e si pagano a caro prezzo errori individuali evitabili. Gyomber terzino ha convinto abbastanza e Stranberg è un gigante al centro della retroguardia, ma Gagliolo non ha avuto un grande impatto e anche Ranieri (perfetto fino al 55') ha responsabilità al pari. Ma i margini di crescita sono enormi, la sosta post Genoa sarà manna dal cielo per tanti motivi. Ultima riflessione su Simy. Ormai è qui da un mese e mezzo, quella della preparazione pare essere una mezza scusa. Non si può pretendere faccia il gioco di Djuric, ma l'errore di oggi quasi a porta vuota certifica un approccio soft. L'atteggiamento non è ancora "castorizzato", a lui il compito di ripagare la fiducia di una dirigenza che ha investito, e tanto, per un centravanti da 40 gol in due anni. Si sbloccasse anche a Salerno...

Sezione: Editoriale / Data: Lun 27 settembre 2021 alle 00:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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